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SICUREZZA E FORMAZIONE, IN EDILIZIA IL BILANCIO E’ POSITIVO

SICUREZZA E FORMAZIONE, IN EDILIZIA IL BILANCIO E’ POSITIVO

—LA SICUREZZA—
“Nonostante la riduzione occupazionale verificatasi tra 2010 e 2011, l’attività di consulenza presso i cantieri edili sta aumentando la sua diffusione. Nel 2011 i nostri Comitati per la sicurezza hanno svolto oltre 52.000 visite in circa 29.000 cantieri, con una media di 900 visite di assistenza in più rispetto al 2010. Un incremento lieve che fa”. A parlare è Marco Garantola, presidente della CNCpt (Commissione nazionale paritetica per la prevenzione infortuni, l’igiene e l’ambiente di lavoro), in occasione della seconda giornata della Conferenza nazionale del Sistema Bilaterale delle Costruzioni in corso a Napoli e patrocinata dall’Inail.
I dati arrivano dal Rapporto attività Cpt 2011, realizzato dal Cresme per l’ente bilaterale che si occupa della sicurezza in edilizia. “Secondo i dati della ricerca, del totale delle visite effettuate nel 2011, quelle richieste dall’impresa sono state 5.775, il 10% in più di quelle del 2010, mentre quelle effettuate su segnalazione 717, il 58% in meno di quelle dell’anno passato. Emerge quindi un crescente apprezzamento per l’attività svolta dai CPT in termini di miglioramento dell’ambiente di lavoro e prevenzione degli infortuni” dichiara Garantola.
Il numero maggiore dei controlli è stato fatto nel Nord-Ovest, dove nel corso del 2011 sono stati visitati 14.939 cantieri, per un totale di 27.756 visite, segnando peraltro un incremento del 2% rispetto ai risultati conseguiti nel 2010, che segue una crescita del 6% realizzata rispetto al 2009.
 Dai controlli alla formazione. La ricerca di soluzioni efficaci per la sicurezza in cantiere
“Le norme antinfortunistiche assegnano all’informazione, alla formazione e all’addestramento un ruolo di primo piano nella prevenzione degli infortuni, quindi l’impegno dei CPT su questi aspetti fondamentali è sempre stato molto forte e soprattutto in questi ultimi anni, la formazione si è continuamente potenziata coinvolgendo tutti i profili professionali. In particolare, tra i 106 CPT monitorati, nel corso del 2011 sono stati 78 quelli che hanno svolto attività di informazione e 76 quelli che hanno svolto attività di formazione” spiega il vicepresidente Franco Turri.
La realizzazione di conferenze di cantiere ha rappresentato lo strumento nettamente prevalente, svolgendo nell’arco del 2011 attività che hanno coinvolto 13.426 lavoratori. La realizzazione di conferenze di cantiere rappresenta una attività in crescita in tutto il periodo, anche se in leggero calo rispetto ai dati del 2010 (14.817 lavoratori coinvolti). La predisposizione di materiale informativo, invece, sebbene con 13.152 interventi nel 2011 rappresenti ancora una voce significativa, in confronto ai dati delle altre rilevazioni  evidenzia una forte contrazione (quasi 71mila manifesti e locandine nel 2007), confermando una riduzione anche rispetto ai dati dell’anno scorso (13.557). Numericamente assai meno rilevanti, ma altrettanto significative in termini di efficacia nella promozione della cultura della sicurezza le 83 campagne informative e soprattutto i 600 incontri realizzati nel corso del 2011, attività questa in forte crescita rispetto alle cifre dello scorso anno (127 convegni e seminari).

“Nel vivo della crisi del settore, che possiamo far coincidere con il triennio 2009 – 2011, il sistema degli enti bilaterali ha messo in campo a livello nazionale e locale una azione imponente che ha rappresentato un pezzo di welfare sussidiario per tutti i soggetti del comparto edilizio – afferma il Presidente del Formedil Massimo Calzoni -. Tutto ciò è stato avallato dal recente accordo Stato – Regioni in cui le 16Oreprima sono state riconosciute ufficialmente per il loro straordinario contributo per una buona occupazione. Nel triennio 2009 – 2011 oltre 60 mila lavoratori e più di 40 mila imprese si sono rivolte al sistema bilaterale di settore per formare con le sedici ore lavoratori all’ingresso o al reingresso nel settore. Una campagna di massa resa possibile grazie ad una regia unitaria nazionale, ad una programmazione formativa unica, ad una offerta formativa omogenea sull’intero territorio nazionale: non un insieme di corsi ma un vero e proprio servizio formativo nazionale di settore. Credere in un innalzamento professionale garantito per tutti i lavoratori dell’edilizia è un baluardo che in questi anni siamo riusciti a tenere saldo e vorremmo continuare a salvaguardare anche in questo momento difficile”.

—LA FORMAZIONE—
Buono anche il bilancio per la formazione, che non solo tiene ma mostra segnali di crescita. È quanto emerge dal Rapporto Formedil, curato dal Cresme per Formedil (Ente nazionale per la formazione e l’addestramento in edilizia) e presentato nel corso della prima conferenza del Sistema Bilaterale delle Costruzioni. 

Un’immagine della conferenza di Napoli

I motivi della crescita
“La causa principale di questo andamento può essere individuata nelle trasformazioni in atto nel mercato delle costruzioni, nel quale è appena iniziato un processo di riconfigurazione che mette in discussione alcuni segmenti più tradizionali per rilanciarne altri legati all’innovazione e alla qualità. Impiantistica, nuove tecnologie, nuovi modelli e processi costruttivi sono i temi sui quali è forte la domanda che viene dal mercato” ha dichiarato il direttore del Cresme Lorenzo Bellicini. “Il sistema delle Scuole edili è solido e in grado di crescere e dare risposta alla domanda che viene dal mercato. È prevedibile che nei prossimi 5 anni questo sistema giocherà una partita strategica per il settore delle costruzioni italiano” ha aggiunto.

Le cifre nel dettaglio
Lo scorso anno 28.329 operai al loro primo ingresso nel settore hanno partecipato ai 3.620 corsi delle 16oreprima, due giornate di formazione in aula e in cantiere volte a fornire le competenze necessarie a lavorare in sicurezza a chi si affaccia per la prima volta sul mercato. Oltre alle 16oreprima, 10.000 allievi hanno partecipato ai 1.000 corsi del progetto FORMEDIL MICS che si sono tenuti nel 2011 per la formazione alle abilitazioni macchine sollevamento e macchine movimento terra. Rilevante, anche se non pienamente sufficiente rispetto al numero di apprendisti presenti nel settore, l’offerta formativa relativa all’apprendistato che ha coinvolto lo scorso anno 8.000 allievi per 772 corsi.

Reforme, la vision europea del Formedil
Convinto che l’Italia possa dare il buon esempio anche all’estero grazie ad un sistema funzionale eassistenziale che pochi paesi hanno per questo settore produttivo, il Formedil contribuisce con la rete Reforme a mettere in atto iniziative importanti in collaborazione con altri paesi europei per ottimizzare piani formativi in linea con gli standard previsti dall’ Unione Europea. A giugno di quest’anno la rete Reforme si incontrerà a Lecce per un’importante convention che farà il punto sulla situazione formativa in Europa, mettendo in luce le best practices emerse nei diversi paesi dell’Unione e pianificando le azioni da mettere in campo nei prossimi anni con un decalogo delle priorità.
Borsa lavoro: al via la sperimentazione
Lo scorso ottobre il Formedil ha avviato la sperimentazione di Blen.it, la Borsa Lavoro Edile Nazionale – Italia, un sistema di servizi online volto a facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro nel settore delle costruzioni e ad aumentare le competenze dei lavoratori, favorendone la ricollocazione sul mercato. L’iniziativa ha coinvolto scuole di diverse dimensioni per un bacino di utenza considerevole: le Scuole partecipanti rappresentano infatti circa il 42% delle imprese e circa il 47% dei lavoratori iscritti alle Casse Edili in Italia. Nel dettaglio, ad oggi hanno aderito:
–          Nord: Scuole Edili di Milano, Bergamo, Brescia, Parma,Verona, Venezia;
–          Centro: Scuole Edili di Roma, Frosinone, Perugia, Terni e Teram, Lucca;
–          Sud: Scuole Edili di Avellino, Salerno, Lecce, Bari, Taranto, Reggio Calabria, Palermo e Agrigento.
Il valore di questo strumento è stato sottolineato più volte dagli stessi vertici del Formedil, come conferma lo stesso vicepresidente Piero Leonesio: “la Borsa Lavoro rappresenta un traguardo ambizioso e un’opportunità per ripensare allo stesso modo di porsi degli enti bilaterali (fondamentale la collaborazione tra Casse Edili e Scuole Edili) rispetto al sistema produttivo di settore: opportunità di rilevare in tempo reale i fabbisogni effettivi di professionalità delle imprese, possibilità di intercettare le risorse umane disponibili a lavorare nel settore, analizzarne le competenze e pianificare con programmi personalizzati le possibilità di accrescimento professionale attraverso la formazione. Una nuova frontiera che sarà l’occasione per ripensare lo stesso modo di essere e di porsi sul mercato degli enti bilaterali, e, al tempo stesso, una opportunità di cooperazione con i poteri pubblici sul terreno della formazione finalizzata alla spendibilità professionale e alla crescita di buona occupazione”.

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