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PRIORITA’ AL LAVORO! IN PIAZZA A PERUGIA CGIL, CISL E UIL

PRIORITA’ AL LAVORO! IN PIAZZA A PERUGIA CGIL, CISL E UIL

1 maggio 2013 3Un messaggio unitario di protesta ma anche di proposta. I lavoratori e i sindacati hanno chiaramente espresso la loro posizione dalla piazza di Perugia dove è stata organizzata l’edizione del 2013 del primo maggio unitario. E’ ora il turno del Governo di dare risposte concrete e coerenti come reclama Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl: “Il Governo – ha detto Bonanni – prenda atto del nuovo spirito del Paese e abbia il coraggio di cooperare con gli enti locali e le parti sociali, perché chi intende continuare ad operare da solo può solo fare ulteriori danni”. L’appello di Bonanni è lanciato dal palco di Perugia e si estende lungo l’intero corso principale della città completamente invaso dalla gente e dalle bandiere dei sindacati. In un clima di festa, a cui si aggiunge la frustrazione per la condizione occupazionale del paese, i lavoratori intonano cori e alzano i loro cartelli.
I messaggi sembrano ripetersi all’infinito: più occupazione, più potere d’acquisto, sostegno per chi rimane senza lavoro. Alla rabbia per il lavoro che non c’è, si aggiunge però anche quella per quei lavoratori che non ce l’hanno fatta, vittime di un clima oramai esacerbato. La città di Perugia è allora il simbolo di questa difficoltà e dei suoi risvolti tragici che hanno recentemente coinvolto due lavoratrici uccise a seguito dell’ennesimo dramma della disperazione. Il sindaco e le colleghe di Daniela e Margherita ricordano con commozione, in apertura di comizio, le due lavoratrici perugine tragicamente uccise nello scorso mese di marzo da un imprenditore che si è tolto successivamente la vita.
1 maggio 2013 5I lavoratori si ritrovano dunque nella piazza del primo maggio perugino con un rinvigorito senso di solidarietà rafforzato dalla stessa unità ritrovata dai sindacati confederali. L’unità sindacale e la solidarietà fra i lavoratori sono dunque elementi imprescindibili per uscire dalla crisi, come sottolinea il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, che ha chiesto di “riunificare il mondo del lavoro”: “Dobbiamo dire no alla rottura sociale – ha detto la Camusso – perché i nemici non sono i lavoratori e dobbiamo invece gioire perché questo primo maggio ci presentiamo con una piattaforma unitaria sindacale, che abbiamo fatto nonostante le tante ferite del passato; è inutile serbare rancore ma è invece utile curare le ferite per dare risposte positive”. E la richiesta dei sindacati arriva forte e chiara come ribadisce Luigi Angeletti, segretario generale della Uil: “Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano – ha detto Angeletti – ha chiesto alle forze politiche di porre il lavoro al centro dell’agenda; chiediamo che vengano prese decisioni e scelte che invertano la rotta perché senza il cambio delle politiche economiche questo Paese affonderà”.
1 maggio 2013 13Le richieste dei sindacati, di fronte a una crisi del lavoro senza precedenti, sono dunque sul tavolo e richiedono risposte immediate. E’ lo stesso Bonanni a elencare i necessari provvedimenti di cui il governo dovrebbe farsi carico nel più breve tempo possibile: “In primo luogo – ha detto il leader della Cisl dal palco – è necessario mantenere gli impegni sugli esodati e i cassaintegrati per poi affrontare con decisione la vicenda fiscale con un’unica indicazione, quella di ridurre notevolmente le tasse sul lavoro”. Le famiglie, sostiene infatti il segretario generale della Cisl, sono oramai cariche di oneri e il loro potere d’acquisto è sprofondato. Le tasse, rilancia Bonanni dal palco, possono essere diminuite tagliando sugli sprechi a partire dall’ammodernamento e dalla semplificazione della Pubblica Amministrazione: “La selva degli enti e delle amministrazioni locali – ha detto il leader della Cisl – sono causa di costi eccessivi e di immobilismo complessivo; non è più accettabile che i dipendenti pubblici siano offesi per coprire le brutture che avvengono a causa di queste amministrazioni”.
1 maggio 2013 2I soldi per i servizi pubblici essenziali, a partire dall’istruzione, possono dunque essere recuperati da una nuova efficienza del sistema che preveda anche una stretta sulle larghe maglie dei controlli finanziari di cui molti approfittano per evadere. E’ per invertire questo fenomeno che i sindacati chiedono di agire attraverso la definizione della natura penale dell’evasione fiscale. Uno Stato più efficiente dovrà poi mettere in condizione le aziende di operare e creare nuovi posti di lavoro attraverso la definizione di un nuovo piano energetico nazionale e la garanzia dell’erogazione del credito da parte delle banche. Il primo maggio 2013 si pone dunque come uno spartiacque importante anche in considerazione della concomitanza con l’insediamento del nuovo governo chiamato a dare risposte concrete a un sindacato unito che già annuncia la sua prossima grande manifestazione che si terrà a Roma il prossimo 22 giugno.

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