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LAVORO, BONANNI: “PER NOI IL CONTRATTO DI INGRESSO E’ L’APPRENDISTATO”

LAVORO, BONANNI: “PER NOI IL CONTRATTO DI INGRESSO E’ L’APPRENDISTATO”

Dentro un “quadro di riferimento” in cui i temi del lavoro vengono collegati con quello della crescita è possibile trovare una intesa. Questo l’auspicio espresso stamane dal segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, in vista del prossimo incontro tra Governo e parti sociali previsto per il prossimo 23 gennaio. “Se avviene questo – ha sottolineato – si può fare un buon lavoro. Il Governo ha spianato la strada”.

Secondo il numero uno della Cisl il fatto che l’esecutivo abbia convocato le parti a Palazzo Chigi “collegando la materia del lavoro con la crescita lascia sperare bene. È quello che abbiamo sostenuto con molta forza in questo mese”.
Bonanni ha aggiunto che questo sta avvenendo “dentro un rapporto trasparente di confronto costante tra Governo e parti. Questo si sta delineando ed è una novità. Sembrava invece che il dialogo sociale e la trattativa non dovesse esserci. Per questo motivo la Cisl era preoccupata. Adesso c’è un segnale di svolta che salutiamo positivamente”.

Interpellato poi sulle anticipazioni di stampa circa l’ipotesi di una riforma del mercato del lavoro che prevederebbe l’istituzione di un contratto unico d’ingresso, sulla scorta di quanto suggerito dagli economisti Tito Boeri e Pietro Garibaldi un paio di anni fa, Bonanni ha tagliato corto. “Per noi il contratto d’ingresso per i giovani nel mercato del lavoro è l’apprendistato”. Secondo quanto riferisce Repubblica, il provvedimento potrebbe essere varato in febbraio non con un decreto legge ma con un semplice disegno di legge oppure un disegno di legge delegato.

Ma il leader della Cisl ricorda che “le forze sociali non sono entità mediatiche. Tutte le parti mi pare – ha aggiunto – si siano riconosciute nello strumento dell’apprendistato per l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. Bisogna renderlo più appetibile per le aziende e più affidabile per gestire la formazione e definire dopo un periodo di tre anni uno sbocco a tempo indeterminato”.

Bonanni ha aggiunto che la differenza tra il contratto unico d’ingresso e l’apprendistato “è di nome e di sostanza. Nell’incontro avuto con il ministro del Welfare, Elsa Fornero, ho spiegato che bisognava andare alla ricerca di proposte che non avrebbero suscitato divisioni tra le forze politiche e sociali. Mi pare ci siano tutte le condizioni per una unicità di posizioni”. Bonanni ha inoltre affermato che bisogna nella riforma puntare anche all’estensione del sistema degli ammortizzatori e alla parificazione delle contribuzioni di ogni forma di lavoro. “Questi sono i cardini”, ha concluso.

(dal sito www.conquistedellavoro.it)

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