Mezzogiorno, infrastrutture, edilizia abitativa e scolastica, risanamento ambientale. Sono le priorità delle opere pubbliche che hanno avuto il via libera del Comitato interministeriale per la programmazione economica. Complessivamente, i fondi sbloccati ammontano a 5,5 miliardi di euro.
Scuola e Università. Il Cipe ha sbloccato 556 milioni di euro per l’edilizia scolastica. Il Miur spiega che questa somma prevede il trasferimento di 456 milioni destinati a specifici interventi di messa in sicurezza delle scuole di tutto il territorio nazionale, di cui due terzi al Sud. Infine, fino a 100 milioni serviranno per la costruzione di nuovi plessi. Per le Università, invece, le risorse complessive a disposizione ammontano a 1,2 miliardi. I fondi saranno destinati a nuovi edifici per gli atenei, residenze per gli studenti e strutture per incubatori di imprese.
Nuove reti ferroviarie. Il Cipe ha approvato fondi aggiuntivi per 3,9 miliardi per nuove reti ferroviarie e infrastrutturali. Sono compresi gli assi ferroviari Napoli-Bari- Lecce/Taranto, Salerno- Reggio Calabria, Potenza-Foggia.
Dissesto idrogeologico. Ampi territori del Sud, attualmente minacciati da rischi di calamità naturali, saranno resi di nuovo pienamente fruibili ed i cittadini potranno presto riappropriarsene. È l’obiettivo della delibera ”Frane e versanti”
approvata dal Cipe, che finanzierà con 679,7 milioni di euro la realizzazione di 518 interventi. Sbloccati dal Cipe anche 39 milioni di euro per il Fondo nazionale per la montagna per interventi di viabilità e difesa del suolo e 15 milioni di euro per la compensazione dei territori che ospitano centrali nucleari dismesse e impianti del ciclo combustibile nucleare.
Piano edilizia. Via libera anche al Piano nazionale di edilizia abitativa, che prevede interventi di edilizia abitativa sociale e scolastica, inseriti negli accordi di programma tra Stato e Regioni, in particolare quelli con Calabria, Abruzzo e Lazio. Gli interventi destinati alla costruzione di residenze comportano, complessivamente, la costruzione o la riqualificazione di 1.689 alloggi con un costo di 212 milioni di euro.
Fondo Sviluppo e Coesione. Il Cipe ha confermato l’impegno assunto dal Governo con gli enti locali il 17 gennaio approvando delibere sulla programmazione nazionale e regionale del Fondo Sviluppo e Coesione. Una prima delibera garantisce un quadro di certezza sul finanziamento effettivo, riallocando i tagli per circa 10,5 miliardi stabiliti con diversi
provvedimenti del precedente governo. Inoltre il Parlamento ha a suo tempo stanziato 2.800 milioni di euro, per ripristinare la copertura degli investimenti indifferibili.
“Le decisioni del Cipe sono da valutare in termini positivi, in quanto perseguono la finalità, fortemente sostenuta dalla Cisl, di riqualificare ed accelerare la spesa per interventi infrastutturali, soprattutto nel Mezzogiorno”. Lo dichiara in una nota il segretario generale aggiunto della Cisl, Giorgio Santini. “Oltre agli interventi su ferrovie, metropolitane e porti- continua Santini- sono importanti anche i fondi destinati al programma di piccole e medie opere, fondamentali per lo sviluppo dei territori”. “Queste decisioni, unitamente alle misure che il governo sta predisponendo per favorire il coinvolgimento dei capitali privati nella realizzazione delle opere pubbliche- conclude Santini- possono costituire, dopo anni di pesante flessione, una svolta per il rilancio del settore e per un incremento dei relativi livelli occupazionali”.