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DISASTRO MESSINA: FILCA E CISL SICILIA CONTRO LO STOP AL PIANO CASA REGIONALE

DISASTRO MESSINA: FILCA E CISL SICILIA CONTRO LO STOP AL PIANO CASA REGIONALE

Quattro furgoni di solidarietà in appena due giorni. E’ quanto ha raccolto e smistato alla Protezione Civile il centro di raccolta allestito nella sede della Cisl di Messina. Sui mezzi sono stati caricati pannolini, latte, omogeneizzati, sughi, succhi, zucchero, caffè, pasta, biscotti e fette biscottate, acqua, dentifrici, sapone, detersivi, bagno schiuma e shampoo, carta igienica, piatti e bicchieri di plastica, detergenti e accessori per l’igiene intima, marmellate, nutella. Tutti generi alimentari e di prima necessità richiesti dalla Protezione Civile e da destinare ai 524 sfollati di Giampilieri, Scaletta, Briga e Altolia colpiti dal nubifragio della scorsa settimana. Una corsa alla solidarietà di cittadini e simpatizzanti che hanno scelto l’impegno della Cisl di Messina, scattato immediatamente dopo la tragedia, che si unisce a quello dell’Anolf e della Cisl Scuola che sta raccogliendo nelle scuole materiale didattico per gli alunni dei centri alluvionati, per dare un sostegno concreto ai concittadini che attraversano un
momento difficile.
Nelle zone colpite dall’alluvione si è recato il segretario regionale della Cisl Sicilia Maurizio Bernava, che per anni ha guidato la Cisl messinese, accompagnato dal segretario provinciale Tonino Genovese, tornato su quei luoghi dopo averli visti poche ore dopo l’alluvione. Bernava e Genovese hanno incontrato i responsabili della Protezione Civile che si stanno occupando della raccolta dei beni di prima necessità, confermando la disponibilità del Sindacato per gli aiuti. Successivamente hanno potuto apprezzare, parlandone direttamente, il lavoro dei volontari sui luoghi.
“Fare presto e fare bene – hanno chiesto Bernava e Genovese – bisogna puntare alla prevenzione con interventi immediati anche al centro di una città oggetto, negli anni scorsi, di speculazione selvaggia e abusivismo che hanno interessato anche i torrenti. Non si deve dimenticare, inoltre, che la città di Messina si trova anche nella prima fascia, quella più alta, per le zone a rischio sismico. Aspetto del  quale in questi giorni non si parla e che viene sottovalutato. Un aspetto che si deve tenere in debita considerazione quando si parla di prevenzione”. Intanto è stata fissata la data dei funerali che verranno celebrati in forma solenne sabato mattina alle 10.30 nella Cattedrale di Messina. Il sindaco Giuseppe Buzzanca ha invitato alle esequie il Presidente della Repubblica e ha proclamato, per quel giorno, il lutto cittadino invitando i commercianti a tenere abbassate le saracinesche.
Ma la tragedia messinese ha prodotto i suoi effetti politici intorno al Piano Casa che la Regione Sicilia si stava accingendo ad approvare. Un provvedimento rientrante nel famoso decreto anticrisi che già registrava ritardo. La Cisl siciliana, dopo la presa di posizione della scorsa settimana, ribadisce insieme alla Filca regionale che fermare l’iter di approvazione “sarebbe un errore che porterebbe indietro, in Sicilia, l’orologio della crisi. Non bisogna accumulare ulteriore ritardo a quello già accumulato –  evidenziano i segretari generali Maurizio Bernava e Santino Barbera, rivolgendosi a Governo e Assemblea regionali -La Regione, entro novembre, deve dotarsi del Piano casa, ovviamente con vincoli certi antiabusivi e antisanatorie. Sarebbe un ulteriore conferma che il Governo regionalesiciliano non riesce a mettere in atto nessuna misura anticrisi, diventa quindi sospetto utilizzare l’onda emotiva mediatica della tragedia di Messina”. Dal settembre 2008, secondo i dati di Cisl e Filca, il settore siciliano delle costruzioni ha perduto 28 mila unità di cui 26 mila uomini e duemila donne. Nel 2008 e nei primi nove mesi di quest’anno sono state costrette a chiudere 755 imprese, mentre in Sicilia, nel periodo gennaio- agosto 2009 rispetto allo stesso periodo di un anno fa, le ore di cassa integrazione sono lievitate, di oltre 4,2 milioni quelle ordinarie (da 2.657.640 a 6.896.740), di 486 mila quelle straordinarie (da 2.112.819 a 2.598.590). “L’economia siciliana  affoga – scrive la Cisl – una boccata d’ossigeno può arrivare grazie ai fondi Fas, agli interventi anti-dissesto idrogeologico, di rimboschimento e rinaturalizzazione del territorio, come dichiarato pure dal governatore della Regione, Raffaele Lombardo“.

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