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TRAPANI, AUMENTA IL NUMERO DI IMPRESE IRREGOLARI

TRAPANI, AUMENTA IL NUMERO DI IMPRESE IRREGOLARI

“La situazione è preoccupante, è necessario attivare subito la task force contro il lavoro nero presso l’Ispettorato del lavoro coinvolgendo sindacati, istituzioni, Asp, Inps, Inail, le forze dell’ordine, per riavviare subito il tavolo prefettizio previsto dal protocollo per la legalità firmato tre anni fa”. Ad affermarlo sono i Segretari di Filca Cisl, Fillea Cgil Feneal Uil di Trapani Salvatore Scelfo, Franco Colomba e Giovanni Angileri commentando i dati resi noti dall’Ispettorato
provinciale del lavoro trapanese, che hanno evidenziato l’irregolarità del 67 per cento delle aziende trapanesi ispezionate nel 2011. Su 1326 imprese controllate, 897 sono irregolari. In particolare, sono stati individuati 404 lavoratori in nero e 893  lavoratori irregolari coloro cioè che ricevono uno stipendio inferiore a quello dovuto per la mansione svolta.

“Dati che evidenziano come in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo – spiegano i tre Segretari – il ricorso al lavoro nero tende a crescere. Per questo è necessario intensificare i controlli , la lotta al sommerso deve essere una priorità, serve dunque un maggiore coordinamento su tutto il territorio per fermare il fenomeno e favorire lo sviluppo di un’economia legale” . Nel trapanese le aziende irregolari superano la media regionale di 17 punti percentuali. “Oltre ai controlli però – concludono Scelfo Colomba e Angileri – è necessario anche incentivare con speciali agevolazioni le imprese che operano secondo legge”.  

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