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SUICIDI PER LA CRISI: NASCE “SPERANZA AL LAVORO”, L’ASSOCIAZIONE CONTRO L’INDIFFERENZA

SUICIDI PER LA CRISI: NASCE “SPERANZA AL LAVORO”, L’ASSOCIAZIONE CONTRO L’INDIFFERENZA

Hanno scelto un luogo simbolico la Filca Cisl e l’Adiconsum nazionali per presentare Speranzaallavoro, l’associazione dei familiari delle vittime dell’indifferenza verso il lavoro: il Centro parrocchiale San Sebastiano di Vigonza, la stessa sala dove appena due settimane fa Laura Tamiozzo, 29 anni, figlia dell’imprenditore suicida vicentino Antonio Tamiozzo, aveva letto, commuovendo l’intera platea, la lettera “da imprenditrice a imprenditrice” scritta di suo pugno e indirizzata a Flavia Schiavon, classe 1980, figlia di Giovanni Schiavon, titolare dell’impresa edile “Eurostrade 90” di Vigonza, morto suicida lo scorso 12 dicembre. La lettura era avvenuta il 28 marzo a Vigonza nel corso del toccante incontro-confronto organizzato dalla Filca Cisl regionale sull’indifferenza che uccide: in Veneto si sono registrati più di 50 suicidi legati alla crisi negli ultimi 3 anni.
Nasce formalmente oggi, lunedì 16 aprile 2012, a Padova, l’associazione Speranzaallavoro, voluta dalla Filca Cisl nazionale e regionale e da Adiconsum nazionale e del Veneto per rompere il silenzio e la solitudine in cui sono immersi tanti lavoratori, consumatori, piccoli imprenditori e le loro famiglie a causa della pressione fiscale e della crisi economica. Socia fondatrice, assieme alla Filca e all’Adiconsum, e presidente dell’associazione, è Laura Tamiozzo.

Speranzaallavoro è stata presentata oggi a Vigonza da Domenico Pesenti, segretario generale Filca Cisl nazionale, Pietro Giordano, segretario generale Adiconsum nazionale, Salvatore Federico, segretario generale Filca-Cisl Veneto, Valter Rigobon, segretario generale Adiconsum Veneto, Laura Tamiozzo e Flavia Schiavon. L’associazione Speranzaallavoro ha sede a Mestre (via Piave 7). Per mettersi in contatto si può scrivere una mail a speranzaallavoro@gmail.com.

L’associazione è una scelta di solidarietà e al contempo scelta etica di azione che interroga riguardo l’urgente necessità di rifondazione morale, culturale, politica ed economica di un sistema che non ha saputo rispondere ai bisogni reali e pressanti dei suoi componenti, creando e potenziando ulteriori separazioni, conflittualità, ingiustizie, isolamenti. “Tutelare le imprese e i lavoratori – si legge nel Manifesto costituente– significa innanzitutto tutelare le persone e la struttura sociale che essi esprimono; a questo fine riteniamo urgente la creazione di una rete di riferimenti e di opportunità di sostegno e affiancamento alle situazioni instabili, delle strutture di emergenza (di assistenza legale, psicologica, finanziaria) che possano sostenere e rispondere alle situazioni di pressante necessità”. Azioni concrete che non solo potranno “consentire di riscattare vite e famiglie”, ma permetterannodi “sottrarre la rete di correlazioni in cui la situazione critica è inserita – dipendenti, fornitori – dalla drammaticità della mancanza di risorse economiche; dalla catena di complessità successive causata dal venire meno dei pagamenti di servizi e beni; dalla desertificazione emotiva ed economica in cui le famiglie e le comunità, sommerse dalle difficoltà, sono costrette a sopravvivere”.
L’associazione Speranzaallavoro – afferma Domenico Pesenti, segretario generale Filca-Cisl nazionale come recita il nome, nasce proprio per offrire un luogo di speranza ai familiari di tutte le vittime del lavoro, imprenditori e lavoratori, senza dimenticare i familiari delle vittime di infortuni sul lavoro, tragedia che colpisce soprattutto nel nostro settore, quello delle costruzioni. Oggi stiamo pagando un prezzo altissimo alla cultura dell’individualismo, dell’essere soli contro tutti. Ma è proprio nella crisi che bisogna creare legami e fare rete: nessuno si senta solo di fronte ai problemi”.

“L’Adiconsum e la Filca – afferma Pietro Giordano, segretario generale Adiconsum nazionale creando l’Associazione Speranzaallavoro intendono porre un segno e realizzare un luogo della società civile ove sarà possibile dialogare tra donne, uomini e famiglie che subiscono quotidianamente quelle che da giuste tasse si trasformano in tagliole vessatorie nei confronti dei cittadini. Un luogo ove è possibile elaborare insieme, lavoratori, consumatori e imprenditori anche proposte di legge più eque e più giuste, in una logica di dialogo e di rispetto umano, anch’essi troppo spesso smarriti in questo tempo di scontro e di individualismi”.
“Nessuna giustificazione per chi si toglie la vita abbandonando i familiari in situazioni drammatiche”, sottolinea Salvatore Federico, segretario generale Filca-Cisl Veneto. “L’associazione intende dare una speranza a chi crede nel lavoro e vuole riporre l’attenzione sul rispetto per chi lavora e per il lavoro, dando un supporto concreto alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese vittime dell’indifferenza, mettendo a disposizione un ufficio legale e facendo rete con le esperienze già esistenti. Chi lavora deve essere pagato: decine di imprese in Veneto sono fallite perché non sono riuscite a riscuotere i crediti, spesso da pubbliche amministrazioni. Allo stesso tempo chi lavora deve essere tutelato in termini di sicurezza”.
A Laura e Flavia – spiega Valter Rigobon, segretario generale Adiconsum Venetoe a tutti coloro che hanno patito un omicidio bianco, va oggi il nostro primo pensiero ed un augurio che insieme possiamo percorrere un lungo cammino anche nel ricordo di quanti oggi non ci sono più. Aiutare le famiglie, prevenire eventi così drammatici, sostenere chi si trova in una condizione di disagio è un dovere di tutti: noi cerchiamo di superare la fase dell’indifferenza per passare alla fase della speranza in un modo concreto e tangibile”.
 
 

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