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RAPPRESENTANZA, RAGGIUNTO L’ACCORDO UNITARIO

RAPPRESENTANZA, RAGGIUNTO L’ACCORDO UNITARIO

Confindustria, Cgil, Cisl e Uil hanno siglato un’intesa unitaria su rappresentanza ed esigibilità degli accordi. Arriva, dunque, anche l’ok della Cgil dopo gli accordi separati degli ultimi due anni. L’accordo firmato sui contratti tra Confindustria e sindacati ha un ”grande, grande valore”, è ”il miglior contributo che potevamo dare ai lavoratori e al sistema Italia, cosi’ possiamo contribuire a dare fiducia al paese”. E’ il commento del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, che sottolinea che il suo sindacato ”e’ soddisfatto per l’intesa raggiunta”. E’ stato siglato ”un accordo impegnativo e importante”, aggiunge, che rappresenta anche ”una occasione di rilancio del movimento sindacale”. Dara’ ”sostegno” alle aziende che investono e creano posti di lavoro, ed e’ stato raggiunto anche ”per la consapevolezza di ciascuno di noi delle criticita’ che abbiamo di fronte e per la responsabilita’ che ognuno deve prendersi”.
Il confronto tra Confindustria, Cgil, Cisl e Uil sulla rappresentanza e l’efficacia dei contratti è durato oltre 6 ore. Al tavolo, cominciato intorno alle 15.30 e riunito nella foresteria di Confindustria, hanno partecipato il presidente della associazione degli industriali, Emma Marcegaglia, insieme con il vicepresidente per le Relazioni industriali, Alberto Bombassei, e i segretari generali delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.

Prima della riunione il numero uno di via Po aveva espresso ottimismo sulla possibilità di un accordo unitario. “In un momento di crisi – ha detto Bonanni – credo sia importante questo accordo, che avrà anche un valore economico perché si danno certezze alle imprese sulle intese che si fanno. Spero che il tavolo rappresenti una svolta per tutti”. Per molte ore si è lavorato al testo dell’accordo, procedendo nell’esame della bozza punto per punto, in un clima – riferiscono fonti presenti alla trattativa – disteso.
Con l’accordo unitario tra imprese e sindacati tra rappresentanza ed esigibilità dei contratti “abbiamo superato una lunga stagione di divisioni e incertezze” per quanto riguarda le regole della contrattazione. Lo ha affermato il leader della Cgil, Susanna Camusso, nel corso di una conferenza stampa in cui le parti sociali stanno illustrando i contenuti dell’intesa. “Pensiamo – ha proseguito – di aver dato un contributo in una situazione difficile per rimettere al centro il lavoro e la contrattazione”.
L’accordo firmato dai sindacati e Confindustria è motivo di soddisfazione per il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, che ha sottolineato la modernità dell’intesa. “Servono regole – ha spiegato Angeletti – che si adattano ai posti di lavoro come sono, quindi molto decentrate. I posti di lavoro – ha aggiunto Angeletti – non sono frutto di decreto legge neppure di debito pubblico”. L’accordo unitario raggiunto da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil sui contratti e la rappresentanza ”chiude una stagione di separatezza tra di noi” è il commento del presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, dicendosi ”molto soddisfatta” per ”il passo avanti significativo” che e’ stato compiuto. ”C’e’ la volonta’ di andare avanti insieme. Le parti sociali hanno dato dimostrazione di responsabilita’, di serieta”’, ha aggiunto.
”Grazie a Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti, Susanna Camusso ed Emma Marcegaglia. Grazie per quello che hanno fatto oggi nell’interesse del nostro Paese”. Cosi’ in una dichiarazione il ministro del Tesoro, Giulio Tremonti ha commentato l’accordo tra Confindustria , Cgil, Cisl e Uil sui contratti e sulla rappresentanza. ”In un Paese nel quale il pluralismo sindacale e’ particolarmente accentuato e le relazioni industriali sono particolarmente intense e’ davvero essenziale che tutte le grandi organizzazioni dell’industria abbiano raggiunto un accordo sul sistema delle regole comuni”. Cosi’ il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, commenta l’accordo interconfederale raggiunto in serata. ”E’ infatti interesse di tutti – prosegue Sacconi – che le parti definiscano tra di loro, senza cercare soluzioni attraverso la via giudiziaria, le regole in base alle quali gli accordi possono essere sottoscritti anche a maggioranza e ciononostante applicarsi a tutti senza conflitti ne’ incertezze. E cio’ e’ in particolare importante per i contratti aziendali ai quali dovra’ essere sempre piu’ riconosciuta la capacita’ di regolare tutti gli aspetti del lavoro e della produzione con il connesso aumento detassato dei salari. Pomigliano e Mirafiori hanno aperto la strada alle nuove relazioni industriali e alla fine in esse del Novecento ideologico”. Di diverso avviso Giorgio Cremaschi della Fiom, per il quale quello firmato è “un accordo che estende a tutti i lavoratori il modello Fiat, un cedimento gravissimo della Cgil che contrasteremo in Cgil, nelle fabbriche e nel Paese”.
(dal sito www.conquistedellavoro.it)

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