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PRESENTATO IL BILANCIO SOCIALE DELLA FILCA-CISL

PRESENTATO IL BILANCIO SOCIALE DELLA FILCA-CISL

Un’organizzazione trasparente e virtuosa, sensibile al sociale e proiettata verso il futuro, forte di oltre 60 anni di storia. È il quadro che emerge dal “Bilancio sociale 2010 della Filca-Cisl nazionale”, la categoria guidata da Domenico Pesenti. Il testo, nato dalla collaborazione con la Fondazione “Giulio Pastore”, è ispirato agli standard più recenti e in 106 pagine analizza i contributi e i risultati sociali ed economici prodotti nel 2009 dalla Filca a favore dei propri stakeholders e della comunità in generale. è stato presentato ieri, a Roma, presso l’Auditorium di via Rieti. Ad illustrarne i contenuti ha provveduto Enzo Pelle, segretario amministrativo della categoria: “Il Bilancio sociale – ha detto – rappresenta una forma di certificazione etica e mira a legittimare il ruolo di un soggetto, non solo in termini strutturali ma soprattutto morali, agli occhi della comunità di riferimento. Un esempio su tutti: alle nostre sedi territoriali abbiamo ridistribuito oltre 6 milioni di euro, circa il 90% delle risorse del 2009. Nello stesso anno abbiamo finanziato 22 nuovi progetti organizzativi proposti dalle strutture regionali e territoriali. È proprio da questa logica di continuo rafforzamento e sussidiarietà che la Filca è diventata nel 2009 la prima organizzazione sindacale nel settore delle costruzioni”.
È un documento molto importante – afferma il leader della Filca – anche perché si tratta del primo bilancio sociale di una grande organizzazione sindacale di livello nazionale. L’esigenza di dotarci di uno strumento del genere nasce nelle parole dello Statuto federale della nostra categoria, che nel dare forma alla Filca ne indica le sue peculiarità: non solo quelle più strettamente legate alla propria attività ma anche la solidarietà, la mutualità, l’attenzione per la persona e i territori, la Responsabilità sociale d’impresa, la solidarietà e la legalità. Il documento ci dà la possibilità di far sapere cosa facciamo, come utilizziamo le risorse. Ecco perché è auspicabile che anche gli Enti bilaterali e le aziende dei nostri settori provvedano a rendicontare ‘eticamente’ le proprie azioni”.

Marco Grumo, docente dell’Università Cattolica Sacro Cuore di Milano, ha evidenziato come “il momento in cui un sindacato presenta il primo bilancio sociale è molto importante perché esprime una volontà di trasparenza da parte dei vertici e dell’organizzazione, si mettono al centro della propria azione i valori e le azioni di responsabilità sociale intraprese dall’organizzazione, si evidenziano le strategie organizzative, economiche e sociali e le conseguenti azioni di una organizzazione per il bene comune dei lavoratori e delle proprie famiglie”.
Al termine della presentazione del testo si è svolta una tavola rotonda sul tema “La responsabilità sociale del sindacato”, moderata da Gustavo De Santis, segretario generale della Fondazione “Giulio Pastore”, alla quale hanno partecipato Domenico Pesenti, Giuseppe Gallo, segretario generale della Fiba-Cisl e Antonio Sorgi, Presidente dell’Inas (l’Istituto di assistenza sociale della Cisl). “Il bilancio sociale – ha detto De Santis – rappresenta uno strumento di fondamentale importanza, da regolare contrattualmente per garantire la partecipazione dei lavoratori”. Gallo ha definito il bilancio della Filca una “autodiagnosi identitaria severa e trasparente, dalla quale emerge l’indice di confederalità della categoria, e ha annunciato che anche la Fiba è al lavoro per realizzare un proprio bilancio sociale”. Sorgi ha ricordato che l’Inas da anni realizza una pubblicazione del genere, “indispensabile per dare la dimensione etica della nostra azione”.
Nel suo intervento conclusivo Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl ha sottolineato come il bilancio sociale “tenda a rafforzare la reputazione del sindacato all’esterno. La Filca – ha detto – si dimostra un vero avamposto della Cisl per trasparenza e modernità, e come si evince dalla pubblicazione si caratterizza per una ottima gestione patrimoniale e politica”. L’ex leader della Filca ne ha approfittato per lanciare un messaggio alla Cgil, a poche ore dal direttivo nel corso del quale il segretario generale Susanna Camusso dovrà affrontare il nodo della rappresentanza: “Un’intesa si può trovare – ha detto Bonanni – ma solo se la Cgil tornerà al documento unitario del 2008, condizione che ci permetterà di trovare subito un accordo con gli imprenditori. Nel caso in cui la Cgil decida diversamente le nostre strade si divideranno”.
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