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PORTO EMPEDOCLE, SI APRE UNO SPIRAGLIO PER I 18 EX LAVORATORI DELLA ITALCEMENTI SPA

PORTO EMPEDOCLE, SI APRE UNO SPIRAGLIO PER I 18 EX LAVORATORI DELLA ITALCEMENTI SPA

Si apre un nuovo spiraglio per gli ex lavoratori della Italcementi spa di Porto Empedocle. Una speranza per 18 lavoratori dopo le varie vicissitudini che si sono susseguite negli ultimi anni con la conseguente drastica riduzione del personale impiegato nello stabilimento industriale Italcementi del Comune di Porto Empedocle. Le organizzazioni sindacali Filca-Cisl, Fillea-Cgil, Feneal-Uil, hanno infatti siglato nella sede della prefettura di Agrigento, un importante protocollo d’intesa con il sindaco di Porto Empedocle, Ida Carmina e i rappresentanti di Italcementi spa e Sicindustria di Agrigento che prevede la creazione di una lista di disponibilità occupazionale per la collocazione/ricollocazione di tutti gli ex lavoratori. Quest’ultima terrà conto dell’ordine di priorità concordato con la Italcementi nel 2014 e del gruppo di lavoratori licenziato sempre nel 2014. In particolare il comune di Porto Empedocle, Italcementi e Sicindustria Agrigento si sono impegnati a favorire l’insediamento di nuove attività produttive semplificando tutti gli iter burocratici e valutando in maniera prioritaria la possibilità di reintegrare il personale inserito nella lista di disponibilità permanente. Le organizzazioni sindacali Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil oltre a vigilare sugli accordi si impegneranno a favorire lo start-up di nuove aziende attraverso contrattazione aziendale e, nel caso di nuove assunzioni, creare idonee condizioni per rendere conveniente l’investimento da realizzare, favorendo e facilitando l’attività sul mercato anche tramite processi di riqualificazione e formazione delle maestranze da impegnare. Una schiarita, dunque, per la difficile situazione di 18 lavoratori che avranno la possibilità reale e concreta di far parte del nuovo investimento di capitale umano di Porto Empedocle e allontana le paure e di un futuro occupazionale incerto in un territorio martoriato dalla disoccupazione.

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