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PALERMO, SICUREZZA A RISCHIO NEI CANTIERI

PALERMO, SICUREZZA A RISCHIO NEI CANTIERI

Palermo
Nell’80% dei cantieri palermitani la sicurezza è a rischio. I numeri, allarmanti, sono stati diffusi dal Cpt, il Comitato paritetico per la prevenzione del capoluogo siciliano, e si riferiscono a controlli effettuati nei primi 9 mesi dell’anno.
“Su un totale di 1227 aziende controllate nel palermitano ci siamo imbattuti in quasi mille situazioni di rischio. E c’è da dire che quasi tutte le visite erano annunciate, dunque nessun blitz a sorpresa”, afferma il vicepresidente del Cpt di Palermo, Salvatore Scelfo, segretario generale della Filca provinciale. I controlli sono stati effettuati in cantieri privati e pubblici. Questi ultimi sono apparsi leggermente meno esposti a rischi, ma sembra davvero difficile trovare cantieri completamente e perfettamente a norma di legge. “Tra le carenze più diffuse – spiega Scelfo – ci sono la mancata certificazione degli impianti elettrici, degli impianti di sollevamento e della esposizione al rumore, la realizzazione dei ponteggi, l’uso di caschi e cinture e la mancata formazione dei lavoratori. Si tratta di situazioni pericolose e irresponsabili – aggiunge – che moltiplicano i rischi legati agli incidenti, in particolare le cadute dall’alto. Quando in un cantiere non troviamo il piano di montaggio e smontaggio dei ponteggi, non c’è traccia del piano del rischio rumore, mancano completamente la certificazione degli impianti elettrici e la valutazione dei rischi, allora ci troviamo di fronte a situazioni di inadempienza che facilmente generano infortuni, spesso mortali”.
Il Cpt ha fornito anche alcuni numeri circa i controlli dell’ispettorato del lavoro provinciale: ebbene, mentre il 60% circa appare in regola ci sono ancora migliaia di lavoratori in nero o ‘in grigio’, vale a dire con irregolarità nei contratti. “Il lavoro nero uccide qualsiasi prospettiva di formazione e cultura sulla sicurezza nei luoghi di lavoro – conclude l’esponente della Filca – ed è quindi necessario combatterlo con ogni mezzo e con una sinergia tra le parti sociali”.

Vanni Petrelli

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