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MURGIA, APPELLO DI CONFINDUSTRIA E SINDACATI PER IL SETTORE DEL MOBILE IMBOTTITO

MURGIA, APPELLO DI CONFINDUSTRIA E SINDACATI PER IL SETTORE DEL MOBILE IMBOTTITO

Un pressante sollecito a dare risposte circa la bozza dell’Accordo di programma quadro per il settore del mobile imbottito nella Murgia è stato rivolto dalla Confindustria di Puglia e della Basilicata e da Feneal, Filca e Fillea nazionali al ministro ad interim dello sviluppo economico, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Per comprendere la vicenda bisogna fare un passo indietro di 4 anni: il 19 marzo 2006, infatti,  era stato sottoscritto tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Regione Puglia, la Regione Basilicata e le parti sociali il “Protocollo d’Intesa per il consolidamento del comparto industriale del mobile imbottito dell’area murgiana”. Obiettivo del testo era sostenere e rafforzare la competitività del distretto del mobile imbottito nel territorio della Murgia compreso tra le province di Bari, Taranto e Matera, già attraversato da una profonda crisi produttiva e occupazionale.
L’attuazione del Protocollo, però, non è mai avvenuta, e di fronte al persistere ed all’aggravarsi della situazione di crisi, su richiesta di Confindustria Puglia e Confindustria Basilicata unitamente a Feneal, Filca e Fillea, è stato istituito un apposito tavolo tecnico-istituzionale di confronto sul settore del mobile imbottito, presso il Ministero per lo Sviluppo Economico con la partecipazione della Regione Puglia e della Regione Basilicata, con I’intento di avviare la procedura per la definizione di uno specifico Accordo di Programma volto ad individuare le opportune iniziative per favorire il  consolidamento e l’innovazione del settore del mobile imbottito nella Murgia, la reindustrializzazione dell’area e nel contempo il reimpiego dei lavoratori della filiera del mobile imbottito.
E arriviamo ai giorni nostri: “Sulla base delle attività di consultazione e di indagine svolte dal Gruppo di Lavoro nella riunione del 6 luglio 2010 tenutasi presso il Ministero dello Sviluppo Economico – spiega Paolo Acciai, segretario nazionale della Filca – Confindustria Puglia, Confindustria Basilicata, Feneal, Filca e Fillea hanno presentato ai rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico, della Regione Puglia e della Regione Basilicata una proposta di testo di Accordo di Programma quadro. In merito alle proposte contenute in questa bozza, il rappresentante del  Ministero dello Sviluppo Economico si era assunto l’impegno di procedere in tempi brevi ad una verifica tecnica riguardo la fattibilità delle richieste avanzate dalle parti economico-sociali, avviando un tavolo di confronto con i rappresentanti delle altre amministrazioni centrali coinvolte e con le Regioni interessate. A seguito di tale confronto, il Ministero avrebbe provveduto a riconvocare le parti interessate per avviare l’iter che dovrà portare alla definizione e alla sottoscrizione dell’Accordo di Programma Quadro”.
A tutt’oggi, però, non è pervenuta alcuna indicazione circa lo stato di tale verifica. Ecco perché i firmatari della lettera chiedono un aggiornamento e un intervento celere anche in considerazione della persistente e preoccupante situazione di crisi del comparto. “Nella lettera – aggiunge Acciai – chiediamo ai Governatori delle Regioni Puglia e Basilicata di voler accertarsi che le proprie strutture tecniche abbiano provveduto ad effettuare le rispettive verifiche di propria competenza, riguardo la compatibilità e la fattibilità delle proposte contenute nella bozza con le proprie disposizioni. Inutile sottolineare – ha concluso il sindacalista della Filca – quanto sulla vicenda pesi come un macigno l’incredibile ed ingiustificato ritardo con il quale non si provvede a nominare il nuovo Ministro dello sviluppo economico, a ben 141 giorni di distanza dalle dimissioni di Scajola, travolto dai noti scandali per l’acquisto di un appartamento”.

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