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MENO TASSE AL LAVORO DIPENDENTE PER UNA NUOVA COESIONE FISCALE

MENO TASSE AL LAVORO DIPENDENTE PER UNA NUOVA COESIONE FISCALE

“E’ il momento di una riforma organica, che superi le discussioni fatte dal governo negli ultimi 30 anni, deludendo fortemente lavoratori e pensionati, che hanno il carico principale della ‘bolletta Italia. Lo ha detto Raffaele Bonanni nell’ambito dell’iniziativa sul fisco organizzata con la Uil (“Un nuovo Fisco per una nuova coesione sociale“). Cisl e la Uil chiedeno al governo di ridurre il carico fiscale al lavoro dipendente, di incentivare il secondo livello di contrattazione, sostenendo la famiglia, intensificando la lotta all’evasione e armonizzando la tassazione sulle rendite.
Bonanni ricorda la necessità di dare più reddito ai lavoratori per sostenere i consumi e le imprese attraverso con una riduzione delle aliquote e destinando più risorse alle famiglie. Tutto questo, sostengono Cisl e Uil, deve essere fatto all’interno del federalismo fiscale, che “non deve comportare un aumento della pressione ma responsabilizzare gli amministratori locali rispetto alle politiche di bilancio e al finanziamento dei servizi”.
Via Po e via Lucullo chiedono inoltre un rafforzamento dello statuto del contribuente, elevando al rango costituzionale il principio di non retroattività e tutte le altre disposizioni che attengono ai diritti fondamentali e non derogabili dei cittadini, che dia più strumenti al ministero per vigilare sulla corretta applicazione dello statuto da parte degli uffici delle agenzie fiscali. “Il Paese ha bisogno di una vera riforma fiscale sul lavoro dipendente”, osserva Luigi Angeletti, “una riforma che non sia contro qualcuno, se non contro gli evasori”.
“Serve un abbassamento delle tessa a medio termine di una parte del Paese che più soffre e cioè a imprese e lavoratori”. Lo ha affermato Emma Marcegaglia, commentando ‘iniziativa sul fisco promossa da Cisl e Uil “Siamo qui – ha detto il presidente di Confindustria – per dire che siamo insieme nella logica di una programmazione di più anni perchè siamo consapevoli dell’importanza di un abbassamento delle tasse su imprese e lavoro”. 
Tornando sull’aggressione di domenica era a Silvio Berlusconi, Bonanni ha ribadito l’invito ad abbassare i toni della polemica. Un invito che riguarda anche il sindacato. “Dipende da tutti noi ma soprattutto dalla Cgil che ha l’abitudine di uscire fuori dalla linea unitaria”, ha spiegato il segretario generale della Cisl. “Non è un problema di chi chiede di più davanti alle tv ma di prendersi le proprie responsabilità, e la Cgil ha fatto fatica a prendersele con Prodi, e ora ha ancora più difficoltà. Noi – ha osservato Bonanni – non possiamo essere il sindacato dei grilli parlanti, di chi ha sempre da ridire e mai di caricarsi le proprie responsabilità”.
Intanto Giulio Tremonti sta pensando a un nuovo sistema fiscale e nel corso dell’iniziativa di Cisl e Uil ha lanciato alcune proposte: “Colpire la speculazione e l’uso e il consumo dell’ambiente, dedicando più attenzione a famiglia, lavoro, ricerca e ambiente. Il tutto nel rispetto dei vincoli di mercato ed europei”. Occorre un sistema “che abbia dei bonus”, ha detto il ministro dell’Economia, “cioè un segnale in favore per alcune voci ed un malus per altri, e cioè alle speculazioni finanziarie e al consumo dell’ambiente”. Nel nuovo sistema fiscale ipotizzato, ha rilevato, “segnali positivi sarebbero destinati a famiglie, lavoro, ricerca e ambiente”. 
Tremonti ha chiesto il contributo diretto dei sindacati, pur tenendo conto “dei vincoli del nostro Paese, tra questi il terzo debito pubblico del mondo, il primo in Europa che influisce anche sui redditi e risparmi dei lavoratori non italiani”. C’è poi da tener conto “del vincolo esterno dei mercati su cui collochiamo titoli pubblici. E dietro i mercati ci sono i fondi di investimento che a loro volta investono in pensioni”. Sul lato fiscale, ha osservato Tremonti, “è fondamentale un rapporto più simile fra cittadini e Stato. Non possiamo fare il future fiscale, perchè se sbagliamo, a pagare saranno i più deboli”.
DAL SITO WWW.CONQUISTEDELLAVORO.IT

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