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Linea tramviariaT2 Valle Brembana, firmato il Protocollo di legalità

Linea tramviariaT2 Valle Brembana, firmato il Protocollo di legalità

È stato firmato questa mattina in Prefettura a Bergamo il Protocollo di legalità per i lavori della T2 della Valle Brembana, la linea tramviaria che unirà il capoluogo a Villa d’Almè e che prevede 17 fermate. L’obiettivo del documento è , come si legge nel testo sottoscritto,  quello di garantire “la legalità e la trasparenza, esercitando appieno i poteri di monitoraggio e vigilanza attribuiti dalla legge, anche per la prevenzione, il controllo e il contrasto dei tentativi di infiltrazione mafiosa e per la verifica della sicurezza e della regolarità dei cantieri di lavoro”.

Alla firma erano presenti  il Prefetto di Bergamo, Giuseppe Forlenza, poi Gian Battista Scarfone per la Società Tramvie Elettriche Bergamasche S.p.A., responsabile della realizzazione dell’opera, per la Rete Temporanea di Imprese affidataria Sergio Milesi, poi Mirella Ferrarese per l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Bergamo, e per parte sindacale Giuseppe Mancin di FENEAL UIL, Simone Alloni di FILCA CISL e Luciana Fratus della FILLEA CGIL Bergamo.

Lo scorso 7 novembre due protocolli simili erano stati firmati per l’avvio di altri due grandi cantieri, quello per il collegamento ferroviario tra la stazione di Bergamo e l’aeroporto e quello per il raddoppio della linea ferroviaria Ponte San Pietro-Montello.

Per l’attuazione del Protocollo del cantiere della T2 verrà costituita una banca-dati informatica nella quale saranno raccolti i dati relativi ai soggetti che lavoreranno a qualunque titolo nella progettazione e nella realizzazione dell’opera;  dunque si farà un monitoraggio della forza lavoro presente in cantiere, specificando per ciascuno la qualifica professionale – hanno riferito all’uscita dall’incontro Mancin, Alloni e Fratus -. La banca dati dovrà garantire inoltre il monitoraggio degli aspetti procedurali e gestionali dei lavori e la verifica delle condizioni di sicurezza dei cantieri”.

Nell’ambito delle azioni volte a contrastare le possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nel ciclo di realizzazione, le parti considerano necessario “sottoporre a particolare attenzione le modalità di assunzione della manodopera, gli adempimenti previsti dalla legislazione sul lavoro e dal CCNL di categoria, e a tal fine si impegnano a definire procedure di reclutamento di massima trasparenza”.  Perciò sarà costituito presso la Prefettura un apposito Tavolo di monitoraggio dei flussi di manodopera, di cui faranno parte la Direzione Territoriale del Lavoro, il locale Comando dei Carabinieri per la Tutela del Lavoro, il soggetto aggiudicatore e le organizzazioni sindacali degli edili.

Oltre a sottoscrivere i contenuti del Protocollo, come sindacati oggi abbiamo chiesto un incontro all’impresa affidataria dei lavori per giungere a un accordo di contrattazione d’anticipo in cui affrontare temi come la salute e sicurezza, gli orari di lavoro, la presenza sindacale in cantiere, oltre che il monitoraggio delle maestranze”, hanno concluso i tre sindacalisti.

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