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L’impegno del sindacato per favorire l’integrazione

L’impegno del sindacato per favorire l’integrazione

Roma
Il progetto della Filca prevede il finanziamento e la ricostruzione di una scuola di Srebrenica
Al via dal 29 luglio al 6 agosto il Campo scuola della Filca nazionale. Per il terzo anno consecutivo si è scelta Srebrenica, in Bosnia, dove l’11 luglio del 1995 vi fu il genocidio di circa 10 mila musulmani. L’obiettivo è migliorare le condizioni della popolazione locale, aiutando in maniera concreta la ricostruzione di luoghi di conciliazione dove figli di musulmani e di serbi, studiando assieme, possano stabilire nuove opportunità di accoglienza reciproca
Con la firma di un protocollo siglato a Roma si è dato il via al progetto A scuola per l’integrazione attraverso il quale la Filca nazionale si è impegnata a finanziare la ristrutturazione del secondo piano della scuola “Petar Petrovic Njegos” di Srebrenica, in Bosnia. La Filca, infatti, insieme ad altri enti, fin dall’estate del 2005, ha organizzato campi scuola in Bosnia nel corso dei quali ha maturato significative esperienze tanto da arrivare a decidere di voler dare un contributo maggiore finanziando appunto la ricostruzione di una parte della scuola che servirà in particolare ai giovani del luogo per lo sviluppo della loro educazione ed anche come occasione per migliorare i rapporti e gli scambi di esperienze con i bosniaci. I lavori sono iniziati subito dopo la firma del documento. La consegna dei locali ristrutturati e l’inaugurazione ufficiale, alla presenza dell’esecutivo Filca, delle associazioni e del sindaco di Srebrenica, avverrà in concomitanza con il campo scuola 2007 previsto dal 29 luglio al 6 agosto. Dalla data della firma del protocollo lo staff del campo scuola ha effettuato due viaggi in Bosnia. Il primo a Tuzla e a Srebrenica dove ha incontrato dei rappresentanti delle istituzioni locali (preside e sindaco di Srebrenica) e di alcune associazioni (“Madri di Srebrenica”, “Farfalla”). Lo scopo di questo viaggio è stato quello di definire il calendario delle attività del campo, gli aspetti logistici e quelli organizzativi: sistemazione dei partecipanti, vitto, trasporti, locali da utilizzare per le attività e mezzi per i corsi (cucina, foto, balli musica e laboratori vari). In quest’occasione sono state distribuite le brochures del progetto “Srebrenica, partenza per una nuova Europa” nelle quali sono indicate le sette iniziative (organizzate anche da altre associazioni e comunità) che si svolgeranno durante l’estate, compreso anche il campo scuola della Filca. Il secondo incontro, quello di fine maggio, è servito oltre a perfezionare la logistica e l’organizzazione del campo scuola, incontrando di nuovo le persone che coordineranno al progetto, anche ad acquistare materiali che verranno utilizzati per le varie attività socio-educative previste nel corso dello svolgimento di tale iniziativa.

C.S.

Un viaggio storico in territorio bosniaco
Tra passato e futuro con l’obiettivo di rinascere
INTERVISTA a Fulvio Gervasoni, della scuola di formazione della Filca Cisl nazionale e membro dello staff del campo scuola.
Fulvio, cosa ha spinto la Federazione degli edili a intraprendere questo cammino?
Con il campo scuola di quest’anno arriveremo a maturare la terza esperienza in Bosnia. Nelle due precedenti, quelle delle estati 2005 e 2006, abbiamo avuto modo di conoscere, in prima persona, una realtà che magari ci era nota solo attraverso i media e che a volte è risultata essere un pò diversa da quella che è veramente. Dopo queste nostre presenze in territorio bosniaco, ci siamo interrogati spesso su cosa il sindacato possa fare per migliorare la situazione attuale della popolazione locale, nei difficili rapporti tra etnie diverse che condividono la stessa terra. Con la definizione dell’eccidio, avvenuto l’11 luglio 1995, e riconosciuto come tale dal Tribunale dell’Aja con la sentenza dell’aprile del 2007, non è stata però riconosciuta responsabilità alcuna, e il Governo olandese ha concesso la medaglia all’onore ai militari che si trovavano a Sarajevo durante l’eccidio. I familiari delle vittime, tutti musulmani, umiliati da tale posizione, hanno richiesto al Governo centrale bosniaco che il territorio di Srebrenica venga separato dalla Repubblica dei Serbi nella quale sono stati individuati 22 ex carnefici. Vogliono che Srebrenica sia controllata direttamente dallo Stato, infatti, si assiste, da qualche tempo, ad un esodo di circa 70 musulmani al giorno, che lasciano Srebrenica alla volta della tendopoli montata dai profughi a Sarajevo. Lo scopo principale della Filca, attraverso questo rifacimento del secondo piano della scuola a Srebrenica, con la pavimentazione di 2 locali al primo piano e la creazione di 2 aule di informatica per 400 metri quadri in totale, è quello di dare una mano a ricostruire luoghi di riconciliazione dove i figli di musulmani e serbi, studiando assieme, possano stabilire nuove possibilità di accoglienza reciproca. Viene usata la formazione come luogo protetto per attivare luoghi di ricostruzione, insomma. Ci auguriamo, inoltre, che questo, oltre ad essere un percorso di conciliazione tra le etnie locali, sia anche l’inizio di un rapporto con le organizzazioni sindacali dei lavoratori per la costruzione, in futuro, di una scuola edile, al momento inesistente a causa di problemi economici. Creare nuove opportunità di lavoro, all’inizio in Italia per poi fare formazione locale.
Quali sono state le modalità di organizzazione di questo campo scuola?
Innanzitutto dobbiamo dire che c’è stata totale condivisione nella logistica e nell’organizzazione con gli amici bosniaci. Infatti nei nostri ultimi due viaggi è stato deciso di comune accordo quali attività includere nel programma del campo scuola e come svilupparle. Abbiamo già acquistato in loco materiale (colori per tessuti e per ceramiche, stoffe ed altro) che servirà per i momenti socio-educativi e culturali. Nel programma è prevista anche l’animazione con i bambini e dei corsi di cucina con scambi di ricette italo-bosniache. Durante il soggiorno, poi, verrà organizzata anche una visita alla tendopoli degli abitanti musulmani, a Sarajevo, con il responsabile dei quali siamo già entrati in contatto nel corso dei nostri viaggi effettuati quest’anno.
Quindi possiamo dire che è tutto pronto per l’inizio del campo?
Siamo arrivati oramai quasi al giorno della partenza, infatti il campo scuola inizierà il 29 luglio per terminare il 6 agosto. Ultimo appuntamento è fissato per il 28 luglio alle ore 15.00, all’ostello di Bergamo, per la presentazione ai partecipanti del campo e l’illustrazione del progetto e del percorso. Oltre, chiaramente, a tutte le attenzioni che gli stessi devono tenere durante il soggiorno a Srebrenica: rispetto degli usi e costumi locali. Nel periodo estivo prima, dopo e parallelamente al nostro campo scuola ci saranno altre iniziative organizzate da Bridge, Comunità Emmaus, Il Forum Internazionale della Solidarietà e da Macondo con il patrocinio ed il contributo della Provincia e del Comune di Arezzo. E’ importante, per noi, anche entrare in contatto e lavorare insieme con queste associazioni e far conoscere il sindacato ed ampliare i nostri confini ed orizzonti. Una nostra presenza in ambiti giovani e dinamici che hanno pochi rapporti con il sindacato, rappresenta per noi una ricchezza ed un’importante opportunità.

Claudio Sottile

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