Dove non arriva la crisi ci pensa la burocrazia a dare il colpo di grazia all’edilizia: a Lecce, per esempio, i lavori per la realizzazione della Strada Regionale 8, che collegherà Lecce e Melendugno, sono stati inspiegabilmente bloccati dal Comune di Vernole, territorio nel quale passerà questa importante arteria. Una decisione contro la quale ha già annunciato ricorso la Regione Puglia e che ha fatto infuriare i vertici dell’azienda Leadri, che hanno annunciato la richiesta di risarcimento dei danni per i lunghi ritardi accumulatisi dall’annuncio dell’avvio del cantiere e dalla firma del contratto. Una storia all’italiana nella quale a farne le spese sono sempre i lavoratori: “Come organizzazioni sindacali e come azienda, rispetto al nuovo blocco dell’opera, ci riteniamo parte lesa – dichiara Donato Congedo, segretario generale della Filca-Cisl di Lecce – perché nel conflitto istituzionale che si è creato tra Regione e Comune di Vernole, l’unica cosa certa è che procurerà un danno all’azienda e di conseguenza ai lavoratori. Con una differenza sostanziale, però: che l’azienda potrà, ovviamente, chiedere il risarcimento dei danni e, comunque, il pagamento delle penali, mentre i lavoratori rischiano di ritrovarsi con un pugno di mosche in mano. Questa è la verità”. L’appalto, del valore di 53 milioni di euro, consentirà di impiegare circa 200 operai. “Per loro – ammette Congedo – la cassa integrazione ordinaria è l’unico ‘rifugio’ possibile. Gli ammortizzatori sociali erano stati richiesti fino a ottobre con la possibilità di proroga di sole ulteriori 13 settimane. Per fortuna resta chiusa qualsiasi possibilità che l’azienda possa procedere all’attivazione delle procedure di mobilità”, conclude Congedo. Al momento ci sono circa 50 operai impiegati per l’ammodernamento e il raddoppio della Strada Statale 16 Maglie-Otranto.