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Lapideo Foggia, sindacati: “Mobilitazione per chiedere il rinnovo del contratto provinciale”

Lapideo Foggia, sindacati: “Mobilitazione per chiedere il rinnovo del contratto provinciale”

Le Segreterie Provinciali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil di Foggia hanno proclamato lo stato di agitazione e sono pronte allo sciopero se non dovesse esserci notificata, entro le prossime tre settimane, la convocazione per l’apertura delle trattative sul rinnovo del contratto integrativo provinciale dei lapidei, scaduto il 30 giugno dello scorso anno. “Riteniamo incomprensibile e inopportuno il ritardo e l’inerzia dalla sezione Lapidei di Confindustria Foggia – dichiarano i Segretari Generali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil di Foggia Severino Minischetti, Giuseppe Villani e Savino Tango. “Abbiamo presentato la nostra piattaforma senza che ci sia alcun riscontro da parte di Confindustria rimarcano i segretari generali – Nella terza assemblea svolta nelle scorse ore abbiamo raccolto tutto il malessere dei lavoratori che sono stanchi e sono pronti ad intraprendere ogni forma di rivendicazione contrattuale, ivi compreso lo sciopero. Non è possibile accettare un atteggiamento di così grande disinteresse da parte delle imprese di un settore che vive stagioni di grande ripresa e di rilevante incidenza economica. Il bacino del marmo dell’alto tavoliere, con Apricena in testa, è ormai il secondo sul territorio nazionale, dopo quello di Carrara, posizione attestata universalmente. Forse si dimentica, o si vuol dimenticare, che a tale posizione florida degli industriali fa da contraltare la situazione di lavoratori alle prese con l’inflazione e con l’aumento del costo della vita, oltre che del carrello della spesa, fattori che incidono pesantemente in negativo sul potere di salari e delle tasche di quanti si sacrificano ogni giorno in un lavoro complesso, difficile e faticoso. Noi sosteniamo i lavoratori, siamo al loro fianco nella nostra azione convinta – aggiungono i segretari Minischetti, Villani e Tango – e non aspetteremo oltre le prossime tre settimane prima di indire lo sciopero”.

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