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ISOLA D'ELBA, SEMINARIO DELLA FILCA TOSCANA SUL TEMA DELLA BILATERALITA'

ISOLA D'ELBA, SEMINARIO DELLA FILCA TOSCANA SUL TEMA DELLA BILATERALITA'

“Dal sistema della bilateralità ad una bilateralità di sistema”: è stato questo il tema che ha animato il seminario che la Filca-Cisl Toscana ha organizzato all’Isola d’ Elba. Ad aprire la ‘tre giorni’ di lavori è stato Massimo Bani, segretario generale della Filca regionale: “Non tutte le sigle sindacali credono alla bilateralità – ha detto – perché vi vedono una conflittualità con la propria azione contrattuale. Eppure la bilateralità rappresenta una strategia vincente e riformista, che rimette al centro il lavoro e i lavoratori e deve avere come interlocutore il territorio. Inoltre la bilateralità assume un ruolo fondamentale nella gestione del mercato del lavoro, incrociando domanda e offerta, e combatte l’illegalità attraverso il Durc, strumento dalla Filca è di importanza strategica perché attraverso la riemersione del sommerso è possibile promuovere la riforma fiscale, sostenere la professionalità e garantire la legalità e di conseguenza la competitività sana per la crescita. Per la Cisl – ha concluso Bani – la bilateralità deve essere strumento strategico per la contrattazione, per coniugare vecchie e nuove esigenze, ridisegnare relazioni industriali, gestire il mercato del lavoro a livello territoriale. E dal momento che il 97% delle aziende del nostro territorio è sotto i 25 dipendenti, la bilateralità deve rispondere al bisogno di rappresentanza di questi lavoratori”.

Franco Turri, Segretario Nazionale della Filca e vicepresidente della Cnce ha sottolineato che “gli enti bilaterali, in edilizia, sono garanzia di trasparenza e di regole comuni e semplificano la gestione delle imprese in ambito contabile amministrativo. Essi quindi rappresentano un elemento indispensabile ma è necessario definire quali debbano essere i loro obiettivi. Essendo un valido strumento per la contrattazione di secondo livello, occorre verificare come la bilateralità si innesta come integrazione sul contratto nazionale. Bisogna verificare se i due livelli si integrano con coerenza e se gli obiettivi vengono mantenuti. Gli Enti Bilaterali – ha aggiunto – attraverso la legittimazione del legislatore, devono farsi carico delle esigenze delle aziende regolari e garantire così una competitività sana per la ripresa economica del Settore. Questa sana competitività, questa promozione della regolarità, dovrà poggiare  sulla Formazione Professionale e sulla Certificazione, su un sistema di segnalazioni per la Salute e Sicurezza dei lavoratori e sull’utilizzo dei dati raccolti attraverso il Durc”.

I lavori sono stati chiusi dal segretario generale della categoria, Domenico Pesenti. Nel suo intervento il leader della Filca ha ribadito il ruolo strategico delle parti sociali attraverso l’azione degli Enti paritetici: “Le parti sociali possono contribuire alla semplificazione burocratica e di processo per la gestione d’impresa: abbiamo un elemento altamente strategico che è il Durc se viene rilasciato in modo sistemico da tutte le province italiane. Partendo da questo presupposto saremo in grado di garantire e promuovere legalità, certificazioni e di basare la gestione degli appalti pubblici su criteri e requisiti di qualità e non su logiche di ribasso dei costi. Le Parti Sociali in questo modo possono svolgere un importante ruolo di supervisione nelle scelte degli imprenditori e quindi esercitare un’azione di controllo della qualità dell’imprenditoria. Volendo poi aggiungere che una banca dati unica degli enti bilaterali permetterebbe tra le altre cose di certificare gli iscritti al sindacato senza passare per l’Azienda avremmo ottenuto un risultato ulteriormente interessante”.

Pesenti ha anche elencato una serie necessità alle quali far fronte: “Per potenziare lo strumento della bilateralità nella contrattazione bisogna ristrutturare e rinnovare la proposta alla parte datoriale in un’ottica di consulenza. Dobbiamo riorganizzare la rete delle Scuole Edili in un sistema nazionale che possa offrire lavoratori qualificati sulle nuove professioni e una vetrina per il futuro dell’edilizia. Inoltre – ha aggiunto – dobbiamo riqualificare i processi, attraverso la Cassa Edile, in modo da garantire regolarità e semplificazione della gestione delle imprese che si spostano su diversi territori e che applicano diversi contratti. Infine – ha concluso Pesenti – è bene considerare la bilateralità come garanzia di continuità di lavora attraverso l’incrocio di domanda e offerta del mercato del lavoro”.

All’incontro hanno partecipato anche Filippo Farolfi (direttore Cassa Edile Firenze), Maurizio Ruini (direttore Cassa Edile Toscana), Lorenzo Ricci (responsabile Formazione-Orientamento Risorse Umane, Confindustria Firenze), Stefano Di Niola, responsabile Dipartimento Relazioni Sindacali CNA e i segretari della Cisl Toscana Ciro Recce e Renato Santini.

(ha collaborato Alessandro Vicini)

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