“Ancora sangue nei cantieri del Trentino: a Rovereto, a seguito di un gravissimo incidente, un operaio di 38 anni versa in condizioni gravissime presso l’ospedale Santa Chiara di Trento. L’uomo è caduto da un’impalcatura mentre era impegnato nei lavori per l’ampliamento dello stabilimento Cipriani. Si tratta del quarto infortunio grave negli ultimi mesi, una situazione davvero inaccettabile”. Lo dichiara Salvatore Teresi, responsabile della Filca-Cisl del Trentino. “Come è possibile – si chiede il sindacalista – cadere da un tetto o da un’impalcatura, se sono state utilizzate tutte le attenzioni e tutti gli strumenti previsti dalla normative? Si poteva evitare? Possiamo fare qualcosa per prevenire gli infortuni? Come Filca – spiega Teresi – non intendiamo far cadere nel dimenticatoio l’ennesimo infortunio, che solo per un caso non si è rivelato mortale. A breve chiederemo alle altre sigle sindacali di attivarci per un incontro con le parti datoriali; il 2024 dovrà assolutamente vedere la nascita degli RLST, i responsabili per la sicurezza, che hanno un ruolo fondamentale nei cantieri, come riconosciuto dal Testo Unico e dai Contratti. Nel contempo riteniamo indispensabile l’apertura di un tavolo istituzionale che coinvolga gli organi ispettivi e le parti sociali, per mettere in campo strumenti e iniziative volti ad ampliare la cultura della sicurezza e vigilare con una presenza più attiva nei cantieri. Siamo fortemente preoccupati dal ripetersi di incidenti nei cantieri, ma siamo anche convinti che se prevarrà il senso di responsabilità di tutti, avremo fatto un buon lavoro a tutela delle imprese serie e dei lavoratori”, ha concluso il responsabile della Filca del Trentino.
