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EDILIZIA, LA FORMAZIONE E' SINONIMO DI SICUREZZA

EDILIZIA, LA FORMAZIONE E' SINONIMO DI SICUREZZA

Un sistema dalla grande ricchezza e potenzialità, perfettamente radicato sul territorio e in grado di svolgere al meglio il ruolo di sostegno alle imprese e di sviluppo professionale, ma anche educativo e culturale. È questo il quadro della formazione in edilizia, così come emerge dall’analisi pluriennale dell’attività del Formedil raccolta nel Rapporto 2010 e presentato a Roma, nel corso delle due giornate nazionali sulla formazione. Il Formedil, costituito nel 1980, è un sistema formativo nazionale paritetico regolato dal Ccnl per le imprese edili e gestito dall’Associazione Nazionale Costruttori Edili e dai sindacati di categoria Filca, Feneal e Fillea. I numeri sono lo specchio fedele della sua attività: nel 2009 il sistema delle 97 scuole edili ha gestito oltre 10mila corsi, il 62,4% in più rispetto al 2008. Negli ultimi anni si è notato anche un cambio dal punto di vista strettamente contenutistico: nel 2009, infatti, il tema della formazione professionale è tornata in auge, riequilibrando il peso della formazione per la sicurezza. Si tratta della conseguenza dell’avvio delle 16 Ore prima, il percorso formativo da effettuarsi obbligatoriamente prima dell’ingresso in cantiere per i neo assunti, iniziativa introdotta dal contratto dell’edilizia del 2008 e avviata con grande successo nel gennaio del 2009. L’effetto è stato quello di un aumento (oltre il 132%) del numero degli allievi operai. Un altro elemento che ha caratterizzato il 2009 è anche l’aumento significativo dell’attività a favore dei disoccupati e la percentuale di lavoratori stranieri all’interno del circuito formativo (più di uno su quattro). “La Filca-Cisl – ha detto il segretario generale Domenico Pesenti – da sempre ritiene la formazione uno dei cardini della propria attività. La funzione degli enti paritetici in questo campo è importantissima: la forza della bilateralità è quella di ‘costringere’ tutti gli attori a confrontarsi e ad affrontare con concretezza e sinergicamente i problemi del settore. Serve una formazione che aiuti i lavoratori a ritrovare nuove qualità nel costruire, soprattutto rispetto all’utilizzo di materiali eco-compatibili e a risparmio energetico. Ma i nostri enti di formazione – ha spiegato – devono anche fare incontro tra domanda ed offerta di lavoro, per dare continuità nel settore”. Non è mancata una frecciatina alle mancate promesse del Governo: “vorrei ricordare – ha dichiarato Pesenti – che solo in edilizia e in nessun altro settore si sono organizzati gli Stati generali, una iniziativa congiunta di organizzazioni sindacali e datoriali che hanno voluto non solo dare risposte al settore ma proporre interventi per risollevare l’intero paese. Peccato – ha aggiunto – che dall’esecutivo non ci siano state risposte alle nostre richieste. Mentre in Europa Barroso punta sull’edilizia, in Italia il governo annuncia ma poi non dà risposte”. Sulla stessa lunghezza d’onda Paolo Buzzetti, presidente dell’Ance: “La difficile situazione in edilizia è aggravata dalla situazione dei lavori pubblici, con i ritardi nei pagamenti che hanno raggiunto anche i 15 mesi. E poi si devono far ripartire i lavori sbloccando tutti quei soldi che ci sono, a partire dal Cipe”.

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