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DUMPING SOCIALE, NUOVA INIZIATIVA DELLA FETBB

DUMPING SOCIALE, NUOVA INIZIATIVA DELLA FETBB

Dumping 9 dicembreSul contrasto al dumping sociale si registra, a livello europeo, una nuova iniziativa della Fetbb, la Federazione europea dei lavoratori edili presieduta dal segretario generale della Filca-Cisl, Domenico Pesenti. Il prossimo 9 dicembre, infatti, a Bruxelles andrà in scena una “azione di allarme” in concomitanza con la riunione dell’Epsco, nel corso della quale i Ministri del Lavoro degli Stati europei potrebbero dare il via libera alla proposta di direttiva di applicazione [COM(2012) 131], legittimando di fatto uno strumento che invece di ridurre lo sfruttamento e il dumping sociale, non fa altro che incentivarli.
A considerare la proposta attuale totalmente inaccettabile non è solo la Fetbb ma anche la Fiec (Federazione europea dei costruttori), posizione ribadita in un documento firmato da Pesenti insieme a Thomas Schleicher, Presidente della Fiec. L’iniziativa del 9 dicembre servirà a chiedere ai Ministri del Lavoro e dell’Occupazione dei Paesi europei un impegno chiaro e deciso nella lotta allo sfruttamento e al dumping sociale.
“Riteniamo grave – accusa Pesenti – che il Consiglio non si sia occupato del problema di contrastare il fenomeno dei falsi lavoratori autonomi. Sebbene sia ampiamente riconosciuto che il ricorso illegittimo a tali figure per eludere la direttiva sul distacco dei lavoratori abbia raggiunto proporzioni massicce, il compromesso proposto dal Consiglio non affronta la questione. Chiaramente si tratta di un’occasione mancata, cui si dovrebbe porre rimedio. Vorremmo esortare il Consiglio a considerare con maggiore cura il compromesso adottato dal Parlamento europeo, che trattava espressamente l’argomento”.
Infine la Fetbb è impegnata ad osteggiare con forza l’articolo 12 sulla responsabilità a catena, così come proposto dal Ministro del lavoro francese Sapin. “La soluzione proposta – spiega il Presidente della Federazione europea degli edili – è di portata inferiore rispetto alla proposta avanzata inizialmente dalla Commissione europea e virtualmente non avrà nessun impatto. Questa iniziativa di facciata potrebbe trasformare l’intera direttiva di applicazione nell’ennesimo atto legislativo europeo svuotato di contenuto”, conclude Pesenti.

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