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COSTRUZIONI: NEL LAZIO IL 2012 SARA’ IL QUINTO ANNO CONSECUTIVO DI CRISI

COSTRUZIONI: NEL LAZIO IL 2012 SARA’ IL QUINTO ANNO CONSECUTIVO DI CRISI

Il 2012 sarà il quinto anno di crisi del settore edile, uno dei più strategici nell’economia laziale. Sindacati ed associazioni datoriali per fronteggiare la situazione hanno chiesto la costituzione di un tavolo permanente comprendente anche le istituzioni, con uno spazio di monitoraggio permanente sullo stato di salute del settore, messo in ginocchio dagli investimenti (-20% in meno dal 2007). Il crollo delle nuove costruzioni ( da 4,9 milioni di metri cubi nel 2010 a 4,3 milioni di metri cubi nel 2011), della compravendita di abitazioni, (diminuite del 17,5% dal 2005 al 2011), del numero dei bandi di gara per opere pubbliche, danno un’ idea del quadro catastrofico.

Per questo, a parere di imprenditori e sindacati bisogna intervenire su un diffuso programma di opere medie e piccole, introdurre incentivi fiscali regionali per la riqualificazione del patrimonio abitativo e, come ha sottolineato il segretario generale della Filca Cisl del Lazio, Stefano Macale, “sbloccare le opere  cantierabili nell’immediato come ad esempio l’autostrada Roma-Latina , la bretella Cisterna-Valmontone, e le metropolitane a Roma e cominciare a progettare il futuro infrastrutturale della regione. “Anche le ripercussioni sul piano occupazionale sono da brivido: in un anno sono stati 7.459 i posti in meno nel Lazio, la contrazione della forza lavoro interessa tutte le province, nella sola provincia di Roma il settore ha perso circa 17mila posti di lavoro a partire dal 2008. Altra questione affrontata è stata quella del credito cui le piccole e medie imprese sono costrette a ricorrere per via dei mancati pagamenti da parte della pubblica amministrazione: secondo la Banca d’Italia nel Lazio vi è stata una flessione dell’11,4% nei primi 9 mesi del 2011 dei mutui erogati per investimenti in edilizia residenziale e del 32,8% per il non residenziale.

All’incontro sono intervenuti: il presidente dell’Associazione Romana Costruttori (Acer), Eugenio Batelli, il presidente del CNA Costruzioni Roma, Alessandro Maruffi, il presidente di Federlazio Edilizia, Antonio D’Onofrio, il presidente delle Cooperative di Produzione e Lavoro (Legacoop) del Lazio, Maurizio Giachi e i segretari generali della Filca Cisl del Lazio, Stefano Macale e i segretari generali della Fillea Cgil di Roma e del Lazio, Roberto Cellini e della Feneal Uil di Roma e del Lazio, Francesco Sannino.

Nel suo intervento il segretario generale della Filca Cisl del Lazio, Stefano Macale ha toccato il tema della legalità nel settore delle costruzioni: “Vanno contrastati tutti i fenomeni preoccupanti nella nostra regione di infiltrazioni criminali, il Lazio è un territorio ad altissimo rischio. Principalmente è possibile attraverso la trasparenza degli appalti e le procedure di gara limitando il ricorso alle gare al massimo ribasso o mettendo particolare attenzione ai lavori aggiudicati con i ribassi che superano la media aritmetica risultante dalle offerte valide presentate nella singola gara. I sistemi al massimo ribasso rischiano di essere le lavatrici dei soldi sporchi. Inoltre laddove il sistema creditizio chiude le porte agli imprenditori c’e’ l’usura.

In secondo luogo avviando una procedura che metta al riparo da possibili ripercussioni e comportamenti ritorsivi dell’azienda i lavoratori che denunciano comportamenti scorretti ed illegali su materie aventi ad oggetto rapporti di lavoro, salute e sicurezza dei lavoratori. Allo stesso tempo vanno previsti meccanismi che garantiscano l’anonimato e la protezione per quei datori di lavoro che denuncino comportamenti che vanno dalle frodi fiscali a casi di corruzione e concussione”.

VISUALIZZA IL DOCUMENTO “CRISI DELL’EDILIZIA A ROMA E NEL LAZIO”

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