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Contratto Edilizia: rotte le trattative per il rinnovo del II Biennio

Contratto Edilizia: rotte le trattative per il rinnovo del II Biennio

Proclamato lo sciopero generale di 8 ore per il prossimo 14 marzo. Mobilitazione in forte crescita.
COMUNICATO STAMPA SCIOPERO GENERALE 14 MARZO. BOLOGNA La rottura del tavolo negoziale per il rinnovo della parte economica relativa al secondo biennio del contratto nazionale dei dipendenti edili, ha portato alla proclamazione dello sciopero Nazionale di Otto ore per la giornata del 14 marzo 2006 con manifestazione a ROMA. La giornata di lotta riguarderà tutti gli edili dipendenti delle imprese industriali, cooperative e artigiane. La rottura del tavolo riguarda anche la contrattazione di secondo livello, in particolare il contratto collettivo nazionale assegna al tavolo nazionale la definizione del quota salariale massima da raggiungere per il rinnovo dei contratti provinciali. A Bologna i contratti provinciali sono scaduti il 31 dicembre 2005 e ancora oggi le trattative sono bloccate per l’assenza dell’intesa quadro nazionale. Questa situazione è ritenuta inaccettabile dalle segreterie territoriali che oltre a predisporre una forte mobilitazione per la giornata del 14 Marzo 2006, hanno deciso di articolare ulteriormente la mobilitazione con la convocazione di tante iniziative di cantiere. Saranno organizzate prima del 14 Marzo oltre 200 fermate di 2, 3 o 4 ore nei cantieri delle GRANDI OPERE e nei cantieri di edilizia residenziale e industriale della provincia. L’obiettivo è quello di costringere le controparti ad accettare il confronto per i rinnovi contrattuali sulla base delle richieste avanzate da diversi mesi e che sono incentrate sui temi della sicurezza, della regolarità del settore che da anni cresce ma che non migliora le condizioni di chi opera nei cantieri. Otto anni di crescita incessante del settore, con profitti significativi, secondo le associazioni imprenditoriali non valgono 81 euro d’aumento mensile per il contratto nazionale e 79 euro per il rinnovo del contratto provinciale entrambi scaduti il 31 di dicembre scorso, questo è inaccettabile. Si allega il volantino che sarà distribuito in tutti i cantieri con le motivazioni che stanno alla base della mobilitazione. Bologna 21 febbraio 2006 Le segreterie territoriali FeNEAL -FILCA- FILLEA di Bologna Ai lavoratori, alle lavoratrici del settore EDILE Dopo mesi d’incontri per il rinnovo del contratto nazionale e per la determinazione del tetto per i rinnovi della parte economica degli integrativi, nella giornata di giovedì 16 febbraio 2006, la delegazione trattante dell’Associazione dei Costruttori Edili (ANCE)ha continuato nella sua azione demolitrice delle tutele e dei diritti contrattuali. I Costruttori, in occasione dell’incontro hanno continuato a legare al negoziato per il rinnovo della sola parte economica richieste di modifica peggiorativa dell’impianto di tutele e diritti contrattuali per i dipendenti. Questi “moderni imprenditori” stanno chiedendo di annullare anche quelle poche norme che nel contratto nazionale consentono di contrastare “il caporalato” e le aziende che non applicano i contrarti collettivi o non pagano regolarmente i dipendenti. Quotidianamente le statistiche affermano che nei cantieri si muore, c’è chi è costretto a lavorare in nero, o non si ricevono le retribuzioni alle scadenze regolari. Invece di mandare fuori dal settore le imprese che sistematicamente evadono le leggi e i contratti di lavoro, l’ANCE e le COOPERATIVE vogliono modificare l’articolo 22 del contratto che obbliga tutte le imprese ad applicare il contratto collettivo del territorio dove si svolgono i lavori spalancando in questo modo le porte al peggioramento dei trattamenti retributivi e contrattuali (orari, servizi, diritti, sicurezza). Inoltre l’ANCE vorrebbe imporre l’annullamento della normativa contrattuale che impegna l’azienda appaltante a rispondere in solido direttamente delle violazioni contrattuali dei propri subappaltatori, questa norma oggi è l’unico strumento che consente di garantire la retribuzione per i dipendenti dei subappaltatori. Già oggi sono migliaia i lavoratori che non sono pagati regolarmente, per questo la norma deve essere pienamente salvaguardata. Nessuna proposta soddisfacente è emersa da parte di ANCE in merito alle uniche cose che si dovrebbero discutere: l’aumento di 81 euro mensili per il secondo biennio del contratto nazionale e 79 euro per il rinnovo del contratto provinciale. A queste posizioni irresponsabili, le Segreterie Nazionali hanno risposto “BASTA” e hanno dichiarato per il 14 marzo 2006 otto ore di sciopero generale con manifestazione a ROMA. La giornata di lotta interessa tutto il settore edile: industria ANCE e CONFAPI, COOPERATIVE e ARTIGIANI Le Segreterie provinciali di FeNEAL-FILCA-FILLEA che da mesi hanno presentato le richieste per il rinnovo dei contratti provinciali scaduti il 31 di dicembre 2005 hanno deciso inoltre di accompagnare la mobilitazione con 200 sospensioni dal lavoro organizzate per cantiere di 2, 3 o 4 ore a seconda dei turni di lavoro nelle grandi opere e non, in tale occasione si terranno assemblee di cantiere o di azienda per meglio illustrare le proposte sindacali contro le assurde pretese degli imprenditori del settore e per organizzare i PULMANS che partiranno dalle sedi aziendali e dai cantieri alla volta di ROMA il 14 marzo. Per informazioni o prenotazioni rivolgersi alle sedi di FeNEAL, FILCA e FILLEA provinciali e ai funzionari sindacali. Bologna, 21 Febbraio 2006 COMUNICATO STAMPA SU SCIOPERO GENERALE EDILIZIA. CALABRIA A cinque mesi dall’apertura del tavolo negoziale che le categorie nazionali rappresentanti dei lavoratori delle costruzioni, Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil, stanno conducendo con l’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili (Ance), nulla di quanto richiesto è stato ottenuto. L’atteggiamento irragionevole ed irresponsabile dei Costruttori Edili non fa presagire una chiusura positiva del confronto nel breve periodo. In un settore che ha conosciuto un lungo ciclo di crescita economica, al quale non è seguito, un miglioramento in termini qualitativi della struttura delle imprese, si nega ai lavoratori il diritto alla redistribuzione della ricchezza prodotta. Il gioco dell’Ance, più volte provato, di allungare i tempi del confronto per risparmiare sugli stipendi dei lavoratori non è tollerabile e va rigettato. Tanté che il muro che i Costruttori hanno eretto e contrappongono alla richiesta di più salario è quello delle minori tutele. Noi non possiamo permettere che i termini dello scambio siano questi, soprattutto nel settore edile. Questo settore è infatti quello che da sempre soffre delle peggiori deregolamentazioni e delle storture del sistema produttivo italiano. Vi è in edilizia e nello specifico nella nostra regione, un tasso di lavoro nero che si aggira intorno al 40% nel quale si appoggia ed opera un sistema di imprese che fanno concorrenza sleale tra di loro; un’emergenza sicurezza che non è stata mai superata e per la quale continuano a morire centinaia di lavoratori ogni anno; l’infiltrazione malavitosa che grazie ad un sistema “fragile” degli appalti, aggravata dall’introduzione del General Contractor, si arricchisce o ricicla denaro sporco attraverso l’aggiudicazione diretta, o con imprese prestanome, degli appalti e dei subappalti; un sistema di controlli che molto spesso non funziona. Il General Contractor, inoltre, è lo strumento scelto dal Governo per appaltare e accelerare i tempi di realizzazione delle Grandi Opere, come la Sa-Rc e la SS 106, ma i cantieri non sono mai partiti o proseguono a rilento. In tutto questo quadro, senza dubbio poco confortante, sono stati introdotti in questi anni, grazie ad un lavoro di contrattazione e di condivisione delle problematiche con la controparte, una serie di elementi positivi volti a migliorare la qualità della vita dei lavoratori e, senza dubbio, la qualità dell’intero settore delle costruzioni. Strumenti come la contrattazione d’anticipo, volta a contrastare fenomeni d’illegalità diffusa e a rendere i cantieri più sicuri, il Durc, mirato a contrastare la concorrenza sleale tra le imprese ed il lavoro nero, provato finora praticamente solo in via sperimentale, non possono essere vanificati da un atteggiamento irresponsabile dei Costruttori desiderosi di voler far tornare a vivere il settore ne
lla giungla normativa e nella deregolamentazione per trarre solamente profitti con nessun beneficio per i lavoratori. Chi, come i costruttori hanno ritenuto di chiedere, vuole annullare la disciplina contrattuale e legislativa che attribuisce la responsabilità in solido delle imprese appaltatrici per gli obblighi nei confronti dei lavoratori delle imprese subappaltatrici, vuole vivere in un mercato malato fatto di imprese irregolari. In un settore dove per fare impresa non è richiesta nessuna particolare garanzia ma basta iscriversi alla Camera di Commercio, nulla di più facile, nel caso questa norma venga superata, creare una serie di imprese fantasma che eludano diritti e tutele dei lavoratori dipendenti utilizzando l’infinito gioco delle scatole cinesi. Così come simile intento ha la richiesta di voler annullare la normativa sulla trasferta che ha l’unico intendo di abbassare i costi, e quindi lo stipendio dei lavoratori, rendendo ancora più difficile il controllo sulla regolarità contributiva dell’impresa. Per tutte queste ragioni, ma per una ragione ancora più semplice che riguarda l’aumento dei salari ai lavoratori, le Segretarie Nazionali di Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil, hanno dichiarato lo stato di agitazione di tutto il settore edile che culminerà martedì 14 marzo 2006 con lo sciopero generale di 8 ore. Non si può pensare che a pagare debbano essere sempre i lavoratori. Anche se il settore non ha conosciuto, in questi anni, la crisi economica, i lavoratori edili, hanno supportato il problema dell’emergenza salariale e del costo della vita come gli altri lavoratori. Non è consentibile a chi in questi anni si è arricchito producendo solo rendite di non riconoscere il dovuto aumento salariale ai lavoratori. Nel quadro dell’iniziativa nazionale di giorno 14 marzo, le Segreterie Regionali di Fillea, Filca, Feneal svolgeranno nei prossimi giorni assemblee in tutti i posti di lavoro, che si concretizzeranno con una grande iniziativa di lotta visibile ed efficace. Nella prima decade del mese di marzo si realizzerà una giornata di Sciopero Generale Regionale dei lavoratori edili e del settore cemento che si svolgerà nelle modalità che le segreterie regionali definiranno nei prossimi giorni. Catanzaro, 21 febbraio 2006 Le Segreterie Regionali Feneal Uil – Filca Cisl – Fillea Cgil —————————————————————————- SCIOPERO GENERALE PER IL CONTRATTO COMUNICATO SINDACALE. NAPOLI Le Segreterie Provinciali di Feneal-UIL, Filca-CISL e Fillea CGIL di Napoli si associano e sostengono la decisione della delegazione nazionale trattante di ritenere non più utile la prosecuzione del confronto per il rinnovo del Biennio Economico del Contratto Nazionale di Lavoro del settore delle costruzioni e per la definizione del tetto nazionale d’incremento retributivo dei rinnovi dei Contratti Integrativi Territoriali scaduti lo scorso 31 dicembre e la proclamazione dello sciopero generale, dopo l’ennesimo deludente incontro. Infatti, dopo cinque mesi di confronto, le componenti più oltranziste e retrive dell’Associazione Nazionale dei Costruttori, pretendono un mercato del lavoro ancora più destrutturato e precario, con l’introduzione del principio della sede legale come riferimento per l’applicazione dell’istituto della trasferta e delle norme dei contratti territoriali (una Bolkstein nostrana) abbassando ancora di più il controllo della regolarità in un settore già fortemente pervaso da lavoro nero e illegalità contributiva e contrattuale e determinando una giungla retributiva e normativa tra aree forti e aree deboli. Su questo punto importante hanno deliberatamente rifiutato una proposta equilibrata che il Sindacato Unitariamente aveva messo sul tavolo. Così come hanno continuato a richiedere l’abolizione della “responsabilità in solido” di chi affida i lavori, nei casi d’inadempienze gravi nei confronti dei lavoratori dipendenti d’aziende appaltatrici e subappaltatrici, abbassando in tal modo ed in maniera grave il grado di tutela dei diritti dei lavoratori, stante la grande frammentazione del settore, soprattutto nella nostra Provincia. I costruttori hanno assunto queste posizioni inaccettabili, anche per nascondere una loro indisponibilità a riconoscere le richieste d’adeguamento salariale, e, di fatto, stanno impedendo a 1.200.000 lavoratori in Italia e a 50.000 nella provincia di Napoli di avere il proprio contratto rinnovato, in un settore che tira ancora e che ha bisogno di regole e qualità. In preparazione dello sciopero nazionale a Roma per il 14 marzo p.v. le Segreterie Provinciali annunciano una campagna capillare d’assemblee e d’informazione su tutti i cantieri edili, la richiesta d’apertura del tavolo di trattativa locale, un presidio per il giorno 6 marzo presso la sede dei costruttori napoletani (Ance) per sollecitare l’avvio del confronto e la proclamazione dello stato d’agitazione sui cantieri complessi e delle opere infrastrutturali. Napoli 20 febbraio 2006 Le Segreterie Provinciali Feneal-UIL, Filca-CISL, Fillea CGIL ———————————————————————————————————————— A SOSTEGNO DELLA VERTENZA PER IL RINNOVO SALARIALE LEGATO AL SECONDO BIENNIO DEL CONTRATTO DEGLI EDILI, DEL CONTRATTO INTEGRATIVO TERRITORIALE, DELLA LOTTA CONTRO IL LAVORO NERO, L’ILLEGALITÀ E PER LA SICUREZZA NEI CANTIERI CONTRO:  le posizioni più retrive degli imprenditori edili che vogliono rendere più difficile il controllo sindacale nei cantieri;  le modifiche delle norme sulla mobilità dei lavoratori;  chi vuole eliminare la responsabilità dell’impresa nei confronti dei lavoratori delle imprese subappaltatrici. TUTTO CIO’ NONOSTANTE 10 ANNI DI CONTINUA CRESCITA DEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI NEL NOSTRO PAESE. Le segreterie Territoriali Feneal-UIL Filca-CISL – Fillea-CGIL di Terni convocano pertanto in preparazione dello Sciopero Naz.le degli Edili una ASSEMBLEA Territoriale retribuita per VENERDI’ 10 Marzo 2006 dalle ore 15,00 alle ore 17,00, presso i locali della Cassa Edile di Terni, Zona Fiori 116/I. La FLC di Terni FENEAL-UIL FILCA-CISL FILLEA-CGIL Sciopero edili in Umbria COMUNICATO STAMPA Contratto edilizia. Rotte le trattative per il rinnovo del 2° biennio. I sindacati di categoria proclamano lo sciopero generale di otto ore per il giorno 14 marzo 2006. Le Segreterie Nazionali delle Federazioni dei lavoratori delle costruzioni, Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, dichiarano la mobilitazione di tutta la categoria edile che culminerà il giorno 14 marzo 2006 con una giornata di lotta nazionale con sciopero generale di 8 ore. Dopo cinque mesi di inutili e defatiganti trattative con l’ANCE per convenire sull’aumento salariale per il 2° biennio 2006-2007 del CCNL e sulla determinazione della misura massima dell’aumento per la contrattazione integrativa territoriale, la categoria si trova nella impossibilità di intravedere la chiusura positiva del confronto negoziale. Le Federazioni dei lavoratori delle costruzioni si trovano di fronte ad una posizione dettata dal prevalere delle opinioni più retrive nell’Associazione dei Costruttori, che persegue il tentativo di modificare le norme sulla mobilità dei lavoratori nel mercato nazionale, con l’unico intento di diminuire i costi e rendere ancora più difficile il controllo di un mercato del lavoro che è già fortemente ammalato di lavoro nero e di evasione contributiva e retributiva. A ciò è da aggiungersi, ad opera delle stesse parti più retrive dell’Associazione imprenditoriale, la richiesta di vanificare la normativa contrattuale e legislativa sulla responsabilità in solido tra appaltatore e subappaltatore per gli obblighi nei confronti dei lavoratori da questi ultimi dipendenti. Una posizione che tende a deresponsabilizzare l’impresa appaltatrice e ad incentivare i processi di destrutturazione del ciclo lavorativo edile, così già fortemente provato da una polverizzazione e da un nanismo delle imprese, non motivato da specializzazione organizzativa e tecnologica, ma da fenomeni di concorrenza sleale basati sul non rispetto dei diritti e della sicur
ezza dei lavoratori. Le strutture regionali umbre di Fillea, Filca e Feneal a sostegno della vertenza hanno concordato una fitta serie di assemblee in tutti i cantieri edili dell’Umbria. A queste seguiranno una serie di attivi territoriali che si concluderanno con l’attivo regionale unitario di tutta la categoria che si terrà presso il Park Hotel di Ponte san Giovanni lunedì 6 marzo. Lo scopo di queste iniziative è quello di mandare un segnale forte anche dall’Umbria, non solo rispetto alle problematiche contrattuali, ma anche per rilanciare la nostra iniziativa sul terreno della sicurezza, della legalità e della lotta al lavoro nero. Massimiliano Presciutti Fillea Cgil Franco Righetti Feneal Uil Osvaldo Cecconi Filca Cisl FILLEA CGIL – FeNEAL UIL – FILCA CISL di Roma a sostegno della mobilitazione nazionale e in preparazione dello sciopero generale proclamano lo stato di agitazione della categoria con iniziative di mobilitazioni locali in preparazione dello sciopero generale del 14 marzo p.v. di 8 ore. In questo ambito sono proclamate assemblee con sciopero di 2 ore: – il 28 febbraio nel cantiere della terza corsia del Gra – il 6 Marzo nel cantiere metro B1 – il 7 Marzo cantiere Todini nuova Fiera di Roma – l’8 Marzo cantiere Tav Condotte all’inizio dei turni di lavoro Roma 21 Febbraio 2006 BLOCCO DEL TAVOLO CONTRATTUALE – per il rinnovo salariale per il secondo biennio del contratto degli edili – dell’incremento dell’ Elemento Economico Territoriale DOPO CINQUE MESI DI INUTILI TRATTATIVE NON SONO STATE DATE RISPOSTE ADEGUATE ALLE RICHIESTE DEL SINDACATO. PER LA POSIZIONE DEGLI IMPRENDITORI, DETTATA DAL PREVALERE DELLE OPINIONI PIU’ RETRIVE nell’Associazione dei Costruttori, che vuole: • rendere più difficile il controllo sindacale e degli organi preposti dello Stato, • modificare delle norme sulla mobilità dei lavoratori • eliminare della responsabilità dell’impresa nei confronti dei lavoratori delle imprese subappaltatrici NONOSTANTE dieci anni di continua crescita del settore delle costruzioni nel nostro paese, si negano ai lavoratori dell’edilizia: • 81 euro per il recupero salariale dovuto all’inflazione • 79 euro per l’incremento dell’Elemento Economico Territoriale. FILLEA CGIL – FeNEAL UIL – FILCA CISL di Roma PROCLAMANO LO STATO DI AGITAZIONE DELLA CATEGORIA CON INIZIATIVE DI MOBILITAZIONI LOCALI IN PREPARAZIONE DELLO SCIOPERO GENERALE DEL 14 MARZO P.V. DI 8 ORE. In questo ambito sono proclamate assemblee con sciopero di 2 ore: – il 28 febbraio nel cantiere della terza corsia del Gra – il 6 Marzo nel cantiere metro B1 – il 7 Marzo cantiere Todini nuova Fiera di Roma – l’8 Marzo cantiere Tav Condotte all’inizio dei turni di lavoro Sciopero edili. Le iniziative di lotta a Firenze Le segreterie nazionali di Fenal-Uil, Filca-CISL, Fillea-CGIL hanno proclamato la mobilitazione di tutti i lavoratori edili che culminerà con una giornata di lotta nazionale con lo SCIOPERO di 8 ORE il giorno 14 MARZO 2006. Dopo cinque mesi di trattative per definire l’aumento salariale per il biennio 2006-2007 del CCNL e per la determinazione della misura massima dell’aumento per la contrattazione integrativa provinciale che non hanno portato a nessun risultato sufficiente per proseguire nel confronto si è reso necessario proclamare la mobilitazione della categoria per sconfiggere le posizioni più arretrate dell’Associazione Nazionale dei Costruttori che ancora persegue il tentativo di modificare le norme sulla mobilità dei lavoratori nel mercato nazionale. Con la loro richiesta di non iscrivere le imprese alla cassa edile dove si svolgono i lavori si rende ancora più difficile il controllo di un settore dove il lavoro nero e l’evasione contributiva e retributiva sono molto presenti. Così come è ingiustificata la richiesta di rendere inapplicabile la normativa sulla responsabilità in solido tra appaltatore e subappaltatore esponendo ancora di più i lavoratori al pericolo del lavoro irregolare. Una posizione che tende a deresponsabilizzare l’impresa appaltatrice e ad incentivare i processi di destrutturazione del ciclo lavorativo edile. Queste posizioni sono in palese contrasto con le necessità del settore e con il percorso inaugurato con il CCNL del 2002 e con l’Avviso Comune di contrasto al lavoro nero e agli infortuni sul lavoro. Per queste motivazioni Feneal-UIL, Filca-CISL, Fillea-CGIL di Firenze nei prossimi giorni saranno impegnate nell’attivo unitario dei delegati e in una campagna di assemblee per informare i lavoratori e organizzare una grande partecipazione alla giornata nazionale di mobilitazione del prossimo 14 marzo 2006. Stampa questo documento FENEAL UIL FILCA CISL FILLEA CGIL FEDERAZIONE NAZIONALE FEDERAZIONE ITALIANA FEDERAZIONE ITALIANA LAVORATORI EDILI AFFINI LAVORATORI COSTRUZIONI LAVORATORI LEGNO E DEL LEGNO E AFFINI EDILI INDUSTRIE AFFINI Veneto COMUNICATO STAMPA ROTTE LE TRATTATIVE PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO EDILIZIA 8 ORE DI SCIOPERO NAZIONALE IL 14 MARZO 2006 Dopo cinque mesi di trattative con l’ANCE per convenire sull’aumento salariale per il 2° biennio 2006-2007 del CCNL e sulla determinazione della misura massima dell’aumento per la contrattazione integrativa territoriale, che interessa più di un milione di lavoratori in Italia e 50.000 nel Veneto, la categoria si trova nella impossibilità di intravedere la chiusura positiva del confronto negoziale. Le nostre richieste riguardano il rinnovo del secondo biennio economico del contratto nazionale di 80 Euro e la fissazione del tetto economico per il rinnovo degli integrativi provinciali con una richiesta economica di ulteriori 80 Euro. Purtroppo la delegazione sindacale si è trovata di fronte una posizione dettata dal prevalere delle opinioni più retrive nell’Associazione dei Costruttori, che persegue il tentativo di modificare le norme sulla mobilità dei lavoratori nel mercato nazionale, con l’unico intento di diminuire i costi e rendere ancora più difficile il controllo di un mercato del lavoro che è già fortemente ammalato di lavoro nero e di evasione contributiva e retributiva. Con queste posizioni l’ANCE intende negare il giusto riconoscimento salariale ai lavoratori che in questi anni hanno fortemente contribuito alla crescita e allo sviluppo del settore del Veneto e dell’Italia e, allo stesso tempo, intaccare i vincoli che in questi anni hanno favorito un maggior controllo della regolarità e della sicurezza nei cantieri. In preparazione dello sciopero del 14 marzo prossimo è convocato per: Lunedì 27 febbraio alle ore 9.00 presso l’Hotel Ramada di Mestre un ATTIVO DEI DELEGATI della categoria al fine di coordinare le iniziative territoriali a sostegno della vertenza. FILLEA CGIL FILCA CISL FENEAL UIL Veneto COMUNICATO STAMPA Contratto edilizia “Rotte le trattative per il rinnovo del 2° biennio” Sciopero di 8 ore martedì 14 marzo con Manifestazione Regionale a Bergamo I lavoratori edili, provenienti da tutte le province della Lombardia manifesteranno a Bergamo martedì 14 marzo 2006. La mobilitazione si colloca nell’ambito della giornata di sciopero nazionale di 8 ore decise delle Federazioni dei lavoratori delle costruzioni, Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, a seguito della rottura del tavolo di negoziazione sul rinnovo del 2° biennio del Contratto Nazione Edile e sull’ avvio delle trattative per i Contratti Integrativi Provinciali. Dopo cinque mesi di inutili e defaticanti trattative con l’ANCE per convenire sull’aumento salariale per il 2° biennio 2006-2007 del CCNL e sulla determinazione della misura massima dell’aumento per la contrattazione integrativa territoriale, la categoria si trova nella impossibilità di intravedere la chiusura positiva del confronto negoziale. Le Federazioni dei lavoratori delle costruzioni si trovano di fronte ad una posizione dettata dal prevalere delle opinioni più retrive nell’Associazione dei Costruttori, che persegue il tentativo di modificare le norme sulla mobilità dei lavoratori nel mercato nazionale, con l’unico intento di diminuire i costi e rendere ancora più difficile il controllo di un mercato del lavoro che è già fortemente ammalato di lavoro nero e di evasione contributiva
e retributiva. A ciò è da aggiungersi, ad opera delle stesse parti più retrive dell’Associazione imprenditoriale, la richiesta di vanificare la normativa contrattuale e legislativa sulla responsabilità in solido tra appaltatore e subappaltatore per gli obblighi nei confronti dei lavoratori da questi ultimi dipendenti. Una posizione che tende a deresponsabilizzare l’impresa appaltatrice e ad incentivare i processi di destrutturazione del ciclo lavorativo edile , così già fortemente provato da una polverizzazione e da un nanismo delle imprese, non motivato da specializzazione organizzativa e tecnologica, ma da fenomeni di concorrenza sleale basati sul non rispetto dei diritti e della sicurezza dei lavoratori. Di fronte al perseguimento da parte dell’ANCE di obiettivi così palesemente di retroguardia, che sono in contrasto con il positivo decennale andamento produttivo ed occupazionale del settore e con il percorso inaugurato con il CCNL del 2002 e con l’Avviso Comune di contrasto al lavoro nero e agli infortuni sul lavoro, non possono non ritenere inagibile il tavolo contrattuale al fine di far mutare tale posizione. La manifestazione che si snoderà per le vie di Bergamo si concluderà con il presidio dell’A.C.E.B ,dove parleranno i Segretari Generali Regionali e verrà richiesto un incontro con i Costruttori Bergamaschi per sollecitarli ad una rapida e positiva risoluzione del conflitto, che coinvolge più di un milione di lavoratori ( oltre 150.000 in Lombardia) che vedono il proprio salario ridotto e le proprie condizioni di lavoro peggiorate. Milano 10 marzo 2006 I Segretari Generali Fillea Cgil Filca Cisl Feneal Uil Lombardia F. De Alessandri – R. Zavattari – V. Panzarella FILCA-CISL fILLEA-CGIL FeNEAL-UIL Brescia Valle Camonica Sebino E’ BLOCCATO IL TAVOLO CONTRATTUALE NAZIONALE: • per l’aumento salariale biennale per il recupero dell’inflazione; • per la definizione del tetto massimo degli aumenti dei contratti integrativi provinciali. IL CONTRATTO NAZIONALE VIGENTE PREVEDEVA TUTTE DUE LE SCADENZE IL 31-12-2005 DOPO CINQUE MESI di trattative l’ANCE continua a riproporre la messa in discussione di parti fondamentali del contratto come le norme sulla mobilità dei lavoratori e delle imprese e la responsabilità in solido dell’impresa appaltatrice nei confronti di tutti i lavoratori del cantiere. Tutto questo con l’obiettivo evidente di togliere le poche norme contrattuali di contrasto alla irregolarità e al lavoro nero. Da dieci anni il settore edile in Italia continua a crescere e ciò nonostante la rappresentanza degli imprenditori vuol negare o ritardare aumenti di 81 euro mensili lordi per il recupero dell’inflazione e79 euro mensili lordi per l’aumento del Contratto Integrativo Provinciale per la voce dell’elemento economico territoriale. FILCA-CISL – FILLEA-CGIL – FENEAL-UIL NAZIONALI PROCLAMANO PERCIO’ LO STATO DI AGITAZIONE DELLA CATEGORIA EDILE PER PREPARARE LO SCIOPERO GENERALE NAZIONALE DI 8 ORE DEL 14 MARZO PROSSIMO I lavoratori edili di Brescia e Provincia parteciperanno alla manifestazione regionale che si svolgerà a Bergamo, davanti alla sede del locale Collegio dei Costruttori. LAVORATORI EDILI, PARTECIPATE ALLO SCIOPERO E ALLA MANIFESTAZIONE. LE POSIZIONI IMPRENDITORIALI PER UN SETTORE SENZA REGOLE, CHE FAVORISCE DI FATTO LAVORO NERO E IRREGOLARITA’ CON CONSEGUENTE AUMENTO ANCHE DEI RISCHI INFORTUNISTICI VANNO COMBATTUTE E RESPINTE. LIGURIA In Liguria si svolgerà un presidio a Genova sotto la sede dell’ANCE dove confluiranno le delegazioni dei territori di Genova,Savona e La Spezia. Mentre ad Imperia, le tre OO.SS.. faranno un’iniziativa locale.
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