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CONTRATTO DEL MARMO, MOBILITAZIONE A VERONA

CONTRATTO DEL MARMO, MOBILITAZIONE A VERONA

E’ proseguita in Veneto la mobilitazione dei sindacati per chiedere il rinnovo del contratto del marmo. Oggi la mobilitazione si è spostata nel veronese, con uno sciopero di 8 ore dei lavoratori del settore, carosello di auto per le “vie del marmo” e manifestazione finale a Sant’Ambrogio di Valpolicella, dove davanti ad oltre 200 partecipanti sono intervenuti numerosi delegati e il segretario nazionale Filca, Salvatore Federico. Nei giorni scorsi c’erano state analoghe iniziative in Puglia, Sardegna, Lombardia, Trentino e Piemonte, con grande risultato di adesione allo sciopero e alle manifestazioni.
“Il contratto nazionale lapidei industria è scaduto a marzo e le trattative sono bloccate”, ha dichiarato Federico. “Le controparti Marmomacchine e Anepla sono chiuse alle richieste dei lavoratori, e invece dobbiamo dobbiamo dare valore a questo contratto e non permettere di allungare i tempi contribuendo a infliggere danni alle lavoratrici e ai lavoratori sia dei Lapidei che delle Cave. L’indisponibilità del mondo imprenditoriale ci obbliga ad azioni di lotta e di protesta dallo sciopero di 8 al blocco degli straordinari e della flessibilità al lavoro”.
L’adesione allo sciopero è stata di circa il 70%. In quasi tutte le aziende si è lavorato a ritmi ridotti, mentre alla QRBG c’è stato il blocco totale della produzione. In mattinata un carosello composto da diverse decine dia tuo e scooter ha sfilato per le “vie del marmo”. Dal palco allestito a Sant’Ambrogio di Valpolicella è intervenuto anche il sindaco della cittadina. A lui, come a tutti i primi cittadini della provincia, è stata inviata una lettera di Filca, Feneal e Fillea nella quale si chiedono iniziative sul tema dello sviluppo del territorio.     
VOLANTONE

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