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CONGRESSO 2017: AL VIA “PRENDERE PAROLA”, PERCORSO FORMATIVO PER I DELEGATI

CONGRESSO 2017: AL VIA “PRENDERE PAROLA”, PERCORSO FORMATIVO PER I DELEGATI

img-20161118-wa0016Coinvolgere i delegati e i Consigli generali a tutti i livelli nella preparazione e realizzazione dei Congressi che la Filca svolgerà nel corso del 2017: è l’obiettivo del percorso formativo “Prendere parola”, una risposta alla sfida lanciata dal segretario generale Franco Turri a tutti i territori.
“Al Congresso della Filca nazionale – spiega Roberto Scotti, direttore della Scuola di formazione ‘Pino Virgilio’ della Filca nazionale – ogni delegato avrà la possibilità di intervenire e dare così un proprio personale contributo al dibattito. Molti di loro sono persone semplici, non abituate a parlare in pubblico. E una platea di 600/700 persone può facilmente inibire. Ecco il motivo per cui abbiamo individuato un percorso formativo ad hoc che li aiutasse a mettersi in gioco e a non restare nell’ombra, a dimostrare che i delegati che vivono il sindacato ne costituiscono un elemento importante, in grado di dare un contributo che, in seguito, verrà raccolto e sommato dal gruppo dirigente. Dobbiamo partire dal presupposto che il sapere è una ricchezza che si deve costruire insieme – aggiunge Scotti – da cui ognuno può trarre una serie di elementi per elaborare uno sviluppo e una visione soggettiva certo, img-20161114-wa0005ma la cui radice e la fonte da cui si traggono gli elementi chiave deve innanzitutto essere una visione condivisa. Perché questo è il vero obiettivo strategico del Congresso ed è la forza stessa dell’azione sindacale”.
Ogni appuntamento si svolge su tre fasi essenziali: messa a fuoco del senso e del significato del congresso: le sue rappresentazioni, la sua funzione, la sua natura; gruppi di approfondimento e ricerca relativi a tematiche specifiche che si intendano portare al Congresso e sulle quali si ritiene di avere contributi da offrire: sicurezza, contrattazione, immigrazione, legalità, ecc…., realizzazione di un prodotto di sintesi da mettere a disposizione della segreteria quale contributo a sostegno dello svolgimento del dibattito congressuale. Inoltre, nei territori in cui questo sia possibile per questioni di tempo e di disponibilità dei partecipanti, si arriva anche alla Fase 4 dedicandola alla costruzione e alla sperimentazione di un vero e proprio intervento parlato, da svolgere poi in occasione del congresso medesimo, portatore delle riflessioni svolte nelle prime tre fasi di lavoro.
“Ci sono tantissimi percorsi già svolti o in programma in tutta Italia – sottolinea il direttore della scuola di formazione – e la cosa più bella, che offre la maggiore soddisfazione, è vedere i delegati, spesso img-20161114-wa0007insieme ai sindacalisti a tempo pieno, mettersi a discutere delle strategie della Filca di domani. Li vedi appassionarsi e interrogarsi come se questa occasione di esprimersi e di portare idee e ipotesi di lavoro fosse l’unica a loro disposizione per decidere i destini di tutto il mondo del lavoro. Avere l’occasione di svolgere questi percorsi mi riporta al valore della partecipazione di cui la Cisl si è sempre fatta testimone e sostenitrice. La partecipazione, che è un valore e una risorsa essenziali per la vita democratica del sindacato e della Filca, è il risultato di un processo di procedure, di attenzione e di preparazione da coltivarsi quotidianamente”. 
“Può però accadere che figure come i delegati, pur partecipano alla vita sindacale, siano a volte ignari o poco propensi alla partecipazione attiva e, come tali, si trovano a vivere importanti e determinanti momenti della vita democratica ed organizzativa senza prenderne parte in piena consapevolezza o essere senza dotati degli strumenti utili a lasciare un contributo significativo al dibattito in sviluppo. Pur avendo anch’essi molto da dire e da regalare. Così, grazie a questa serie di appuntamenti, stiamo dimostrando che operando insieme formazione (che ha competenza metodologica) e organismi (che hanno tra i propri compiti quello di costruire pensiero ed elaborare ipotesi di lavoro) si possono rivitalizzare e rilanciare la partecipazione organizzativa concreta e propositiva e i processi e le procedure democratiche che, seppur ricchi e lungimiranti, necessitano oggi di  essere rigenerati e rivitalizzati”, ha concluso Scotti.

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