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AREZZO, GRAVE INFORTUNIO PER UN OPERAIO EDILE

AREZZO, GRAVE INFORTUNIO PER UN OPERAIO EDILE

“La lista dei gravi infortuni sul lavoro si sta allungando a dismisura e questa tragica catena deve essere assolutamente spezzata”. Questo il commento a caldo di Marco Salvini segretario generale della Cisl Arezzo e Gilberto Pittarello segretario degli Edili, appresa la notizia dell’operaio rimasto gravemente ferito mentre si trovava alla guida di una gru in una azienda di recupero di materiale ferroso nell’immediata periferia aretina.
“Il problema della sicurezza nei luoghi di lavoro, dicono entrambi,  è di estrema attualità; non c’è settimana che la cronaca non registra morti o gravi infortuni e questo è dovuto ad una serie di concause quali: mancanza di idoneità tecnico professionale delle imprese e dei lavoratori, carenza di formazione, informazione e addestramento delle maestranze, scarsa attenzione al rispetto della normativa, che esiste, da parte dei soggetti che hanno un ruolo di promotori della prevenzione, scarsa qualità della pianificazione della sicurezza che è un elemento fondamentale per affrontare la complessità della sicurezza nel cantiere dovuta alla complessità del lavoro e dei tempi di consegna che hanno una ricaduta negativa sui ritmi lavorativi e, non ultimo, la forte presenza di lavoro irregolare.
Anche questa volta, oltre ad esprimere solidarietà ai familiari ed ai colleghi dell’operaio, aggiungono Salvini e Pittarello, gridiamo con forza che le morti bianche sono una piaga da debellare e da combattere attraverso una maggiore tutela del lavoro e le forze politiche di ogni schieramento, i sindacati e la società civile sono chiamati  ad un impegno concreto.
La Filca-Cisl già da tempo si sta battendo affinché tutte le imprese che si iscrivono alla Camera di Commercio siano dotate di una patente a punti per la regolarità e la trasparenza nell’ambito contributivo ma, soprattutto, nell’osservanza delle norme sulla sicurezza. E’ necessario, quindi, alzare la guardia ed applicare le leggi che già esistono dentro una cultura positiva del lavoro che va riaffermata per interpretare quei valori di responsabilità e inclusione sociale che il lavoro storicamente contiene.  Per la CISL far crescere la cultura della sicurezza è prioritario e la prima spinta deve arrivare proprio dai lavoratori.
Occorre una grande opera di sensibilizzazione: è necessario iniziare dalla scuola primaria per arrivare alla informazione e formazione dei lavoratori, dei datori di lavoro e dell’opinione pubblica, ponendo anche attenzione alle famiglie delle vittime che non possono essere lasciate sole dallo Stato e dalla società”.

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