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APPALTI, PROPOSTA DELLA FILCA-CISL PIEMONTE: “LA REGIONE ATTIVI IL PORTALE CON LE INFORMAZIONI SU TUTTE LE OPERE”

APPALTI, PROPOSTA DELLA FILCA-CISL PIEMONTE: “LA REGIONE ATTIVI IL PORTALE CON LE INFORMAZIONI SU TUTTE LE OPERE”

“La Regione realizzi insieme ai sindacati edili il portale online pubblico di tutti gli appalti ancora fermi, in modo che ogni cittadino possa conoscere per ogni opera tutti i passaggi ancora da fare per aprire finalmente il cantiere. Sarebbe una grande operazione di trasparenza e legalità”. La proposta è stata lanciata questa mattina nel corso del Consiglio generale della Filca-Cisl Piemonte. Ai lavori hanno partecipato, tra gli altri, Ottavio De Luca, responsabile della Filca regionale e segretario nazionale della categoria, Enzo Pelle, segretario generale aggiunto della Filca nazionale, e Alessio Ferraris, segretario generale della Cisl Piemonte.
“Nella regione – ha detto De Luca – ci sono 400 opere grandi e piccole bloccate. In ballo ci sono ben 15 miliardi di euro, che se utilizzati darebbero occupazione a 60 mila edili, più altrettanti nell’indotto. Parliamo di opera la cui realizzazione consentirebbe il rilancio dell’economia regionale, l’ammodernamento delle infrastrutture, più sicurezza per tutti i cittadini che hanno diritto a sapere per ogni singole opera, come dove e perché si perdono anni in burocrazia e decisioni, milioni di euro per i ritardi e non si attivano migliaia di posti di lavoro per lo sviluppo del Piemonte. Da qui l’idea del portale – spiega De Luca – ripresa subito anche dalla Cisl regionale nelle proposte unitarie presentate alla giunta Cirio, per inserire tutta la documentazione delle 400 opere ancora ferme aggiornata in tempo reale: delibera, progetto, occupazione prevista, formazione preventiva dei lavoratori sulle qualifiche occorrenti, atti, pareri, stato di esecuzione, fino alla consegna dell’opera. Noi ribadiamo alla Regione la nostra piena disponibilità a un confronto e a mettere in campo tutta la nostra esperienza di sindacati edili, con gli imprenditori dell’Ance e le associazioni artigiane”, ha concluso De Luca.
“L’obiettivo che ci proponiamo – spiega Piero Tarizzo, sub reggente della Filca piemontese – è quello di fare chiarezza, rendere un servizio al pubblico aggiornato, sbloccare i cantieri e i soldi fermi già utilizzabili, nell’interesse della comunità. Bisogna inoltre monitorare anche i cantieri del super Bonus del 110% e l’occupazione occorrente da formare, come i ‘cappottisti’ per l’isolamento termico, oltre ovviamente alle opere del Recovery Plan che arriveranno in Piemonte, per le quali sono previsti 18 miliardi di euro”, ha spiegato il sindacalista.
Nel corso del suo intervento Enzo Pelle ha posto l’accento sulle tematiche di rilevo nazionale: “La ‘nuova’ edilizia è sostenibilità ambientale e innovazione, significa adottare un metodo ‘green’ capace di conciliare l’idea di sostenibilità infrastrutturale e urbana con la transizione energetica, l’economia circolare e sociale. La vera e autentica sostenibilità deve garantire tutti oggi e domani. La “nuova” edilizia va verso lo sviluppo sostenibile e la cura dell’ambiente, non può più essere “cementificazione del suolo”, ma deve diventare la risoluzione del problema attraverso il recupero, il riutilizzo, la rigenerazione. Il questo momento il settore è il volano per uscire dalla crisi Covid e per ammodernare il sistema paese, e in questa direzione vanno i provvedimenti messi in campo a livello nazionale ed europeo. Dobbiamo però migliorare la qualità dei progetti, la tempistica di realizzazione degli stessi e per questo servono l’incremento delle scarse risorse umane nei posti chiave e norme chiare e semplici”. Sul Codice Appalti la posizione è chiara: “Chi propone di sospenderne l’applicazione si sbaglia di grosso. Ci sarebbero solo giungla e caos, verrebbe meno la tutela per le imprese più serie e per i lavoratori. Noi ci opporremo con forza a tutte quelle proposte che mirano a liberalizzare il sub appalto, favorire il dumping contrattuale, ridurre le tutele e le procedure poste oggi a garanzia della legalità e trasparenza, destrutturare quel poco di tessuto industriale presente nel settore. Le nostre proposte sono chiare e le abbiamo rilanciate nella piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale dell’edilizia, presentato qualche settimana fa. Puntare a una edilizia di qualità e sostenibile è l’unico modo per far crescere il settore e assicurare la dignità e la tutela dei lavoratori”, ha concluso Pelle.

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