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SICILIA: L’EDILIZIA NON E’ UN MESTIERE PER GIOVANI, ECCO COME COINVOLGERLI

SICILIA: L’EDILIZIA NON E’ UN MESTIERE PER GIOVANI, ECCO COME COINVOLGERLI

L’edilizia in Italia non è un mestiere per giovani. A oggi il settore delle costruzioni risente di un progressivo invecchiamento occupazionale che ha visto passare, a livello nazionale, i lavoratori fino a 25 anni dall’11,0% del 2008 all’attuale 7,8% e per quelli da 26 a 35 anni dal 27,3% del 2008 all’attuale 20,6% del totale. Il coinvolgimento dei giovani nel mondo delle costruzioni è uno dei punti centrali del progetto “Body building”, illustrato oggi ad Agrigento dal segretario organizzativo della Filca Cisl, Ottavio De Luca e da Santino Barbera e Paolo D’Anca, segretario generale e segretario generale aggiunto della Filca Cisl Sicilia. “Oggi per gli under 40 ci sono disagi strutturali come la discontinuità occupazionale, la difficoltà di crescita occupazionale, i basi salari e le scarse tutele – ha detto De Luca – noi intendiamo ridare fiducia a queste forze vitali per il comparto, coinvolgendoli nella dimensione partecipativa e di responsabilità della federazione”. Il progetto “body building”, varato nei mesi scorsi dalla federazione degli edili della Cisl, mira a riorganizzare e innovare la struttura dell’organizzazione attraverso il tesseramento e la comunicazione. “Concretamente stiamo rafforzando e confermando il nostro ruolo di protagonisti nel sindacato – ha aggiunto De Luca – attraverso un lavoro di squadra che sta interessando tutte le  strutture della federazione, attraverso un percorso di rigenerazione, riorganizzazione e crescita organizzativa per migliorarci in termini di proselitismo e rappresentatività”. Per Santino Barbera e Paolo D’Anca, segretari generale e generale aggiunto della Filca Cisl Sicilia, “il rilancio delle costruzioni nell’isola passa anche dal rinnovamento del settore”. “La nostra federazione – continuano Barbera e D’Anca – ha dimostrato di saper interpretare le esigenze del lavoratori anche in un momento difficile come questo. Il mondo dell’edilizia nell’isola vive una stagione di crisi come mai prima di adesso, ma non possiamo restare a guardare. Le possibilità per uscire dal tunnel ci sono, a partire dal corretto utilizzo dei fondi europei, di quelli del Piano per il Sud e dallo sblocco dei cantieri per le infrastrutture siciliane. Continueremo a fare pressing con le istituzioni locali e regionali affinché non si perdano queste fondamentali occasioni di sviluppo, attraverso le quali si possono creare importanti sbocchi occupazionali per i giovani siciliani”.

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