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RISORSE PER IL PIANO CITTA’, DOCCIA FREDDA DEL MINISTERO

RISORSE PER IL PIANO CITTA’, DOCCIA FREDDA DEL MINISTERO


A fronte dei 318 milioni di euro stanziati per la realizzazione del “Piano Città”, risultano disponibili solamente 34 milioni. Lo ha dichiarato Vincenzo De Luca, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel corso di un incontro con le segreterie nazionali di Filca-Cisl, Feneal-Uil e Fillea-Cgil, che avevano chiesto di essere ricevute al ministero per sollecitare una rapida attuazione dei progetti già approvati e l’apertura dei cantieri di lavoro quanto più rapida possibile.
“Nel corso dell’incontro – ha dichiarato Riccardo Gentile, segretario nazionale della Filca – De Luca ha avanzato molte riserve in merito al criterio previsto per la selezione dei progetti, riguardo sia la veridicità dei piani integrati presentati e accolti, in relazione proprio alla reale immediata cantierabilità, sia alla compartecipazione alla spesa da parte degli enti locali e dei privati, nonché alle difficoltà riscontrate per la complessità delle procedure da porre in essere. In merito a ciò si sarebbe anche prospettata la necessità di una correzione delle norme vigenti. Il Vice Ministro, al fine di avviare i lavori nel più breve tempo possibile, ha suggerito che sarebbe opportuno procedere ‘prioritariamente’ a finanziare, con le poche risorse resesi disponibili, i ‘Piani Città’ che abbiano progetti esecutivi e la cui cantierabilità sia effettivamente certa opera per opera”.
Per dare continuità attuativa nel tempo al “Piano Città” sarebbe stata prospettata la possibilità di utilizzare eventuali risorse europee disponibili e non ancora spese, ciò di concerto con il Ministero della Coesione Territoriale con il quale i sindacati si augurano di aprire, nel più breve tempo possibile, un confronto nel merito. Infine le segreterie nazionali di Filca, Feneal e Fillea hanno convenuto di effettuare, comunque, una puntuale ricognizione con la “Cabina di Regia” prevista nella normativa vigente sul “Piano Città” di quanto già effettuato.
Per Gentile “le prospettive di lavoro e i benefici economici derivanti dalla realizzazione dei 28 progetti approvati per una spesa complessiva di 318 milioni di euro, che tra l’altro avrebbero attivato ulteriori milioni di investimento con l’indotto, non hanno trovano l’auspicato riscontro per la mancanza di risorse pubbliche ma anche private. Ciò nonostante continueremo ad attivarci su tutti i tavoli e in tutti i modi per contribuire a far ripartire quanto prima il nostro settore”, ha concluso il segretario nazionale della Filca.

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