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“PER IL RILANCIO DELL’EDILIZIA NON SERVONO GRANDI OPERE”

“PER IL RILANCIO DELL’EDILIZIA NON SERVONO GRANDI OPERE”

(dal sito www.italpress.com/sicilia)

Scelfo - Italpress
Scelfo – Italpress

Riqualificazione dei centri storici e messa in sicurezza di tutti gli edifici pubblici: per rimettere in moto il settore dell’edilizia, dove le imprese sono al collasso e dove nel 2011 si contano 40 mila addetti in meno, “non servono le grandi opere”, ma “un patto tra tutti i soggetti che hanno responsabilita’ per creare nuove occasioni di lavoro”. E’ la proposta lanciata dalla Filca Cisl al nuovo governo regionale siciliano attraverso il segretario nazionale con delega alla Legalita’, Salvatore Scelfo. “Partendo da piccoli lavori si potrebbe riprendere il percorso virtuoso dell’edilizia”, dice all’ITALPRESS Scelfo, secondo cui bisognerebbe quindi “avviare una serie di azioni mirate per riprendere le attivita’” utilizzando in particolare i fondi europei.

“Una delle difficolta’ di questi anni e’ stata quella di non aver speso i fondi e di non aver saputo progettare: facciamo gli opportuni progetti e rilanciamo il settore”, propone. Il comparto delle costruzioni in Italia e nell’Isola “vive una crisi senza precedenti. Si calcolano oltre 400 mila addetti in meno a livello nazionale, in Sicilia parliamo di 40 mila posti di lavoro scomparsi. In piu’ si aggiunga il fenomeno del lavoro nero, arrivato al 40%, e quello delle partite Iva. Abbiamo perso una serie di attivita’, anche dell’indotto. Aziende che hanno chiuso. In alcuni casi con l’utilizzo di ammortizzatori sociali, in altri con lavoratori definitivamente espulsi dal settore”. Anche in ottica 2012 “i dati sicuramente sono ancora in negativo. Per questo – sottolinea Scelfo – bisogna capire se si possano creare una serie di azioni anticicliche, utilizzando i fondi europei nella direzione di un’attivita’ di riqualificazione del territorio”.

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