Lingue

NUNZIO TURRISI CONFERMATO SEGRETARIO GENERALE DELLA FILCA DI CATANIA

NUNZIO TURRISI CONFERMATO SEGRETARIO GENERALE DELLA FILCA DI CATANIA

Murabito, Di Mauro, Attanasio, Turrisi, Barbera e Scelfo

“Abbiamo fondato motivo per ritenere che nel breve-medio periodo la crescita possa attestarsi a un più 15-20 per cento. Ma bisogna rispettare i Patti: ci sono 740 milioni di euro per Catania e altri 131 interventi nel Patto per la Sicilia!”. È con cauto ottimismo che la riconfermata segreteria territoriale della Filca Cisl si appresta ad affrontare il futuro.
Il X congresso territoriale del sindacato cislino dei lavoratori delle costruzioni ha confermato alla guida Nunzio Turrisi, al suo fianco i segretari territoriali Rosario Di Mauro e Domenico Murabito: la squadra più giovane d’Italia alla testa di una federazione, tutti al di sotto dei quarant’anni. Al congresso hanno partecipato anche Salvatore Scelfo, segretario nazionale Filca Cisl, ed i segretari generali della Cisl Sicilia, Mimmo Milazzo, della Filca Sicilia, Santino Barbera, e della Cisl Catania, Maurizio Attanasio.
Sono proprio le parole di Turrisi a proporre l’analisi e le prospettive del settore costruzioni catanese. “Abbiamo perso in 8 anni 10mila posti di lavoro, e solo nell’ultimo anno la massa salariale è andata in segno positivo: +5,68 per cento rispetto all’anno precedente. Ma la distanza con la situazione pre crisi è ancora distante”.
“Dobbiamo però impegnarci e vigileremo perché quanto prevedono i Patti, per Catania e per la Sicilia, vengano mantenuti, c’è la potenzialità di ripresa dell’attività e di crescita nel breve-medio termine. Saremo punto di riferimento per i lavoratori come lo siamo stati nelle difficoltà vissute dalla Tecnis, l’impresa catanese leader che vorremmo venisse salvata perché bene sociale della collettività non solo catanese”.
Critiche per l’eccessiva semplificazione del Durc, il documento di regolarità contributiva, e per l’attuale sistema pensionistico penalizzante per i lavoratori delle costruzioni: “Fino a 67 anni – accusa Turrisi – non si può stare sulle impalcature, dentro le trincee a zero o a 40 gradi”. C’è anche una questione “salute-sicurezza-regolarità”. “Puntiamo ad azzerare gli infortuni – aggiunge Turrisi – e con la Scuola edile e gli enti bilaterali svolgiamo funzioni di formazione, monitoraggio, consulenza e osservatorio. C’è però un’evidente e diffusa violazione per la quale occorrono non solo norme, ma anche un efficace apparato di vigilanza e controllo e la responsabilità d’impresa”.
Secondo Milazzo, però, “per dare concretezza ai Patti e alle altre risorse europee destinate alle città metropolitane, occorrono i progetti esecutivi, per i quali il bilancio regionale deve prevedere di più nel fondo di rotazione. Incalzeremo le amministrazioni perché si potenzino gli uffici tecnici dei Comuni siamo pronti alla proposta ma anche alla protesta”. A Milazzo fa eco Attanasio: “Nella ex Provincia regionale, ci sono 200 tecnici che l’improvvida riforma crocettiana costringe a non far niente: prestiamoli ai Comuni che ne hanno bisogno per aiutare la progettualità locale”.
Anche Scelfo, nelle sue conclusioni, accenna alle infrastrutture necessarie a tutta l’Isola: “La Sicilia è al centro del Mediterraneo ma ha bisogno anch’essa di essere realmente connessa col resto del mondo”.

Altre notizie