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NATUZZI, SINDACATI: “NESSUNA SCUSA, AZIENDA DEVE RICOLLOCARE 330 LAVORATORI”

NATUZZI, SINDACATI: “NESSUNA SCUSA, AZIENDA DEVE RICOLLOCARE 330 LAVORATORI”

Il tempo delle attese è finito: questo in sintesi è quanto hanno ribadito oggi i vertici di FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil nell’incontro al Mise della cabina di regia sullo stato di avanzamento dell’accordo sottoscritto nel 2013 tra Natuzzi, sindacati e Ministero con il quale è stato attivato il contratto di solidarietà per 1.818 lavoratrici e lavoratori e la cassa integrazione a zero ore per altri 331. “Per questi ultimi l’accordo, la cui validità è confermata anche dai dati positivi delle vendite, prevedeva la ricollocazione in nuove aziende che si  sarebbero dovute insediare sul territorio pugliese e materano” spiegano i sindacati; “nel corso degli ultimi due anni, la società incaricata di ricercare aziende interessate ad investire in quei territori – che peraltro oggi non si è presentata all’incontro – non ha portato al tavolo nessuna ipotesi concreta. Ecco perché – sottolineano – oggi abbiamo ribadito che nessun posto di lavoro deve andare perso e che vogliamo risposte concrete ad una precisa domanda: come e quando Natuzzi ricollocherà quei lavoratori e quelle lavoratrici?
I tempi – spiegano Feneal Filca Fillea – sono ormai stretti, il periodo di Cassa si esaurisce il 15 ottobre e, come ci hanno ricordato Mise e Ministero del Lavoro, la legge non consente altre proroghe. ”Per questo, il calendario di lavoro della cabina di regia e delle task force istituite dalle regioni interessate, Puglia e Basilicata, sarà molto fitto: “sono stati già fissati tre incontri, due sul territorio e poi di nuovo al Mise il 20 luglio” raccontano i sindacati “data in cui l’azienda dovrà portare le soluzioni per la ricollocazione dei lavoratori. Oggi abbiamo avanzato numerose proposte, su cui i due Ministeri hanno invitato la direzione dell’azienda a fare una valutazione di fattibilità, a cominciare dal riportare in azienda le lavorazioni fatte all’estero e dal reinternalizzare alcune delle lavorazioni attualmente realizzate all’esterno del sistema produttivo Natuzzi.”
La data del 20 luglio quindi è per i sindacati un punto di non ritorno “dopo gli incontri che avremo con le istituzioni locali – che sono al lavoro per accompagnare con importanti investimenti il piano di ricollocazione dei lavoratori –  Natuzzi dovrà darci risposte precise e concrete su come intende completare gli impegni presi con l’accordo ‘ad esuberi zero’ che tutti insieme abbiamo sottoscritto. “Noi continuiamo a ribadire che nessun posto di lavoro deve essere perduto, come prevede l’accordo, e che gli stessi accordi vanno rispettati. Se ciò non fosse, Natuzzi dovrà assumersi le sue responsabilità.” Intanto domani si terrà a Santeramo in Colle (Bari) l’assemblea convocata dai sindacati per informare i lavoratori su quanto emerso oggi nel corso dell’incontro.
Per il segretario nazionale della Filca, Salvatore Federico, “il sindacato ha avuto ragione nel sottoscrivere l’accordo. Da oltre 14 anni siamo impegnato quotidianamente nel Gruppo Natuzzi nella difesa del lavoro e dell’occupazione in un territorio difficile. Il nostro obiettivo resta identico negli anni: nessun lavoratore deve rimanere senza occupazione. adesso dobbiamo usare ocn il massimo profitto il tempo che resta fino alla scadenza degli ammortizzatori sociali, in modo da assicurare la serenità a 331 famiglie”, ha concluso Federico.

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