Il settore dei materiali da costruzione sta attraversando una crisi difficilissima da oltre 10 anni, che ha portato alla perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro ed alla scomparsa di decine di migliaia di aziende. “Il cemento, il marmo, i laterizi – spiega il segretario nazionale della Filca, Salvatore Federico – sono alle prese con difficoltà decennali, stretti tra la crisi dell’edilizia, la concorrenza straniera ma anche la burocrazia. La concessione per l’utilizzo delle cave limitata a soli 6 mesi, ad esempio, non consente a nessuna azienda una pianificazione o una visione di lungo periodo. Eppure è quello che accade in molte regioni italiane, come la Sicilia. A nostro avviso sarebbe opportuno avviare una proficua sinergia con le istituzioni, con le controparti datoriali e con le associazioni ambientaliste. La sostenibilità, infatti, resta per noi uno dei pilastri sui quali rifondare il settore. Un altro punto da affrontare è quello della concorrenza selvaggia dei Paesi esteri, Cina in testa. La discussione sulla cosiddetta Via della Seta può essere l’occasione anche per evitare la svendita dei nostri prodotti e del nostro know-how, a tutela del Made in Italy e delle grandissime professionalità presenti nei settori, vero punto di forza del comparto”, ha concluso Federico.
