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LOMBARDIA, LA FILCA-CISL CONTRO MARONI: “NESSUNA DECISIONE PER L’EDILIZIA”

LOMBARDIA, LA FILCA-CISL CONTRO MARONI: “NESSUNA DECISIONE PER L’EDILIZIA”

Roberto Maroni“Ad un mese dalla giornata nazionale di mobilitazione dei sindacati del settore delle costruzioni la giunta Maroni non si è mossa. Evidentemente non ha più la “Lombardia in testa“”. A dichiararlo Battista Villa, segretario generale della Filca-Cisl regionale, riferendosi allo slogan usato dal Presidente della Regione ed esponente della Lega.
“La crisi – prosegue Villa – ha assunto risvolti drammatici nel settore delle costruzioni in Lombardia, uno dei maggiori traini per decenni dell’intero sistema economico. Ad un mese dalle iniziative di mobilitazione nazionale e regionale unitari e l’incontro con il governo Maroni, la Regione Lombardia sembra inspiegabilmente silente e assente sulle proposte dei sindacati del settore. La Regione Lombardia non può non  rendersi effettivamente conto del complesso deficit in cui tale settore industriale rischia di trascinare l’intero mondo sociale ed economico della Lombardia”.
“Il Presidente Maroni – aggiunge – deve dire cosa vuol fare per rispondere alla crisi del settore edile lombardo e dei settori ad esso collegato. Una crisi di credito, quella attuale, la più grave degli ultimi 100 anni e che necessità di decisioni immediate. Sul tavolo delle parti sociali, il Presidente Maroni, può trovare le nostre proposte e gli impegni con la necessaria responsabilità per iniziare ad aggredire la crisi. Evidentemente il Presidente Maroni non ha più in testa la Lombardia e non conosce sufficientemente il territorio, altrimenti saprebbe bene quali drammi vivono i lavoratori e le imprese perbene oggi e ogni giorno che passa”.
“Il Segretario Generale della Cisl Lombardia, Gigi Petteni – sottolinea Villa – ha fatto bene a prendere parola ed esortare il Governatore a reagire e ad impegnarsi. Occorre sbloccare i pagamenti alle imprese, superare quindi il Patto di stabilità, ma solo a favore di quelle imprese reali e perbene che hanno una storia di responsabilità sociale rendicontata. Quelle tante imprese e i lavoratori che hanno dato tanto al territorio. Quelle imprese che hanno contribuito seriamente e con tenacia a sostenere l’occupazione della nostra gente lombarda e che nonostante tutto, non hanno rincorso ai licenziamenti. Non serve e non si deve difendere tutte le imprese, poiché alcune di esse, le più grigie e le più irresponsabili, hanno contribuito ad determinare esse stesse l’aggravamento della crisi del settore delle costruzioni”.
“Serve una nuova stagione di attenzione, di proposte e di coesione politica e sociale – conclude il segretario generale della Filca-Cisl Lombardia – utilizzando capitali e risorse recuperati dallo Stato dalla massiccia lotta all’evasione ed elusione fiscale, alla lotta alle mafie, alla lotta della corruzione pubblica e privata, dimostrando che l’edilizia ed il suo sistema bilaterale centrato sulla sussidiarietà ha tutte le carte in regola per tornare ad essere volano dell’economia territoriale e nazionale”.

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