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ITALCEMENTI, SI COMPLICA LA PARTITA AMMORTIZZATORI

ITALCEMENTI, SI COMPLICA LA PARTITA AMMORTIZZATORI

Si fa sempre più delicata la vertenza Italcementi. Ieri, nel corso dell’incontro tra la Direzione del Gruppo, i sindacati di categoria FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, il coordinamento delle Rsu ed i rappresentanti dei ministeri del Lavoro e dello Sviluppo Economico, è stato fatto il punto sulla gestione degli ammortizzatori sociali, a partire dall’applicazione dell’art 42 del Decreto Legislativo 148/2015. Il Ministero del Lavoro ha comunicato e chiarito l’applicazione delle nuove norme in vigore con il Jobs Act, a seguito delle quali è emerso come non esistano ammortizzatori sociali preventivi, e che quindi non vi sono le condizioni per utilizzare l’art. 42. Dal governo la richiesta alla Direzione Italcementi è stata quella di formulare un programma di investimenti per i prossimi anni, propedeutico all’applicazione degli ammortizzatori. “Le parti – si legge in un comunicato delle segreterie nazionali dei tre sindacati – hanno convenuto che per ricorrere agli ammortizzatori sociali nei prossimi anni si deve prendere a riferimento il piano industriale concordato nel 2013 con le successive modifiche”. Filca, Feneal e Fillea hanno ribadito che “lo strumento da individuare deve riguardare l’intero gruppo e non possono esserci differenti applicazioni degli ammortizzatori che prevedono l’interruzione del rapporto di lavoro per il devastante impatto sociale che avrebbero nei vari territori”. La delegazione sindacale ha ribadito che per la complessità della fase in atto e per gli accordi stipulati in precedenza, nonché per le pesanti  conseguenze occupazionali che potrebbero verificarsi in futuro a seguito della vendita al Gruppo tedesco Heidelberg, deve trovare applicazione la norma transitoria definita dell’art. 42 del D.Lgs. 148 del 2015”. Il Gruppo, in una nota, conferma “fin da subito la possibilità di realizzare gli interventi di carattere industriale e organizzativo che l’azienda si è proposta ricorrendo a una copertura di ammortizzatori sociali più contenuta rispetto alle previsioni iniziali, con particolare riferimento alle strutture centrali di Bergamo. Su richiesta del ministero, l’azienda ha confermato il proprio piano di investimenti per il 2016”. Il prossimo incontro in sede ministeriale si terrà il 3 dicembre. La direzione di Italcementi e il Coordinamento nazionale delle Rsu si incontreranno invece il 25 novembre Roma per definire i nuovi investimenti nei vari siti e i programmi produttivi. “Se non dovessero emergere sostanziali novità nel prossimo incontro – spiegano i sindacati – il Coordinamento Nazionale Rsu proclamerà giornate di sciopero con diverse iniziative a sostegno della trattativa”.

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