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HOLCIM, SINDACATI SUL PIEDE DI GUERRA

HOLCIM, SINDACATI SUL PIEDE DI GUERRA

holcim meronePubblichiamo di seguito il comunicato stampa unitario Filca-Cisl, Feneal-Uil e Fillea-Cgil della Lombardia sul caso Holcim.
Nell’incontro tenutosi il 21 gennaio tra la direzione italiana di Holcim e il coordinamento delle RSU e le segreterie territoriali e Regionali lombarde di Feneal Uil Filca Cisl e Fillea Cgil, abbiamo avanzato la richiesta all’azienda di presentazione di un organico piano industriale. Infatti abbiamo declinato la nostra richiesta per sapere, nel periodo 2013-2018, le seguenti informazioni:
• quantità di investimenti commerciali, produttivi e di ricerca che Holcim Italia è intenzionata a realizzare,
• leve da agire e strategia commerciale da attuare per rafforzare la presenza sul mercato,
• azioni per ridurre i costi di produzione che non sia solo il lavoro (energia, denaro, logistica),
Nell’incontro abbiamo sottolineato come a nostro avviso la logica di ridimensionare il perimetro dell’impresa in Italia, a partire dall’ambito commerciale, è in contraddizione con le prospettive future di mercato e produce un insostenibile impatto sociale. Infatti quello del cemento in Italia è un mercato caratterizzato da un processo di trasformazione dei molti soggetti presenti, che nel prossimo futuro registrerà equilibri di presenza diversi da quelli attuali.
Abbiamo chiesto chiarimenti sulle possibili correlazioni tra la richiesta di coltivazione della cava del monte Cornizzolo e il funzionamento del forno di Merone. La direzione ha affermato ufficialmente che non esiste correlazione, in quanto, a suo dire, il fermo del forno è dettato dai bassi volumi che il mercato assorbe. Holcim ha chiarito che il suo mercato di riferimento in Italia è quello del Nord-Ovest e il suo core è quello delle grandi opere.
Al termine dell’incontro l’azienda, a seguito delle pressioni del coordinamento, ha dichiarato che è disponibile a modificare gli interventi annunciati nella trattativa sindacale che inizierà, tenendo sempre presente le riduzioni dei costi annunciati. Pertanto, nei prossimi giorni invierà alle scriventi il piano industriale, la delegazione sindacale lo esaminerà in una riunione di coordinamento e il giorno 5 febbraio alle ore 14 si terrà il prossimo incontro dove noi avanzeremo le nostre proposte.
Rimane conferma lo stato di agitazione del gruppo e il coordinamento sta valutando le opportune iniziative da assumere.
Le segreterie Regionali Lombarde di Feneal Uil Filca Cisl e Fillea Cgil invitano tutte le Lavoratrici e i Lavoratori del gruppo ad aderire allo stato di agitazione sindacale per respingere la logica aziendale e le ripercussioni sociali che essa può produrre.

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