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GRUPPO FERRETTI, ADESIONE QUASI TOTALE AL PRIMO PACCHETTO DI 4 ORE DI SCIOPERO

GRUPPO FERRETTI, ADESIONE QUASI TOTALE AL PRIMO PACCHETTO DI 4 ORE DI SCIOPERO

Negli stabilimenti del gruppo Ferretti SpA, azienda leader della nautica che occupa circa 1200 adetti, si sono svolte ieri le prime quattro ore di sciopero delle otto decise nel coordinamento di gruppo tenutosi il 28 gennaio scorso.
Altissima l’adesione allo sciopero in tutti i siti del gruppo 100% a La Spezia, 100% a Cattolica, 100% tra gli operai a Mondolfo, 90% tra gli operai a Sarnico. Anche molte importanti aziende esterne che lavorano all’interno degli stabilimenti Ferretti hanno incrociato le braccia bloccando di fatto tutto il ciclo produttivo in Italia.
Si sono svolti presìdi presso i cantieri del gruppo. Una folta delegazione di lavoratori di Forlì (circa 80) ha partecipato al presidio davanti ai cancelli di Cattolica.
Lo sciopero si è reso necessario per contrastare la revisione del piano industriale presentato nei giorni scorsi dall’Azienda che prevederebbe, in particolare, la chiusura dello stabilimento produttivo di Forlì.
I risparmi che deriverebbero dalla chiusura del sito di Forlì, secondo il piano presentato dall’azienda, ammonterebbero a 4,5 milioni di euro, di cui 3 dalla determinazione di 53 esuberi di personale nel gruppo e solo 1,5 di risparmio sui costi fissi del cantiere di Forlì.
Gli obiettivi di contenimento dei costi fissati nel piano sono ampiamente raggiungibili senza produrre conseguenze irreversibili e traumatiche sul piano occupazionale e quindi sociale. Inoltre la chiusura dello stabilimento di Forlì rappresenterebbe l’inizio di una fase di disinvestimento che avrebbe conseguenze su tutto il gruppo e sull’indotto.
Le lavoratrici ed i lavoratori hanno ben compreso qual’è l’oggetto vero della discussione ed infatti aderiscono in massa alla mobilitazione indetta per ieri.
Oggi è in programma un ulteriore incontro tra azienda, rappresentanze sindacali e organizzazioni sindacali. È necessario una modifica sostanziale dell’impostazione aziendale a partire dalle proposte presentate dal sindacato e condivise con i lavoratori:

  • L’azienda ha assunto, più volte, l’impegno ad utilizzare tutti gli ammortizzatori sociali disponibili prima di considerare interventi che abbiano effetto sull’occupazione, gli ammortizzatori sociali sono ancora tutti a disposizione dell’Azienda e devono essere utilizzati per affrontare la difficile situazione di mercato;
  • Nei mesi scorsi diversi lavoratori hanno manifestato la volontà di aderire alla procedura di mobilità volontaria e incentivata ancora in corso, anche per questa via potrebbe esserci una soluzione non traumatica per i lavoratori;
  • Mentre si pensa alla chiusura dello stabilimento di Forlì ci sono ancora numerose attività che vengono effettuate all’esterno del gruppo o affidate in appalto, in una fase di contrazione delle attività avrebbe senso concentrare alcune di queste lavorazioni sullo stabilimento di Forlì.

Ci sono pertanto tutte le condizioni per avviare una vera discussione sulla revisione del piano industriale senza mettere inutilmente in discussione tanti posti di lavoro (camuffandoli con dei trasferimenti).
A conclusione dell’incontro odierno sarà deciso come utilizzare le restanti 4 ore di sciopero e le altre iniziative che saranno eventualmente ritenute opportune. Nello stabilimento di Forlì prosegue intanto lo sciopero a singhiozzo già adottato dalla scorsa settimana.

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