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DDL STABILITA’, RISPARMI PER LE FAMIGLIE

DDL STABILITA’, RISPARMI PER LE FAMIGLIE

Per una famiglia bi-reddito un risparmio annuo di 371 euro, per i mono-reddito un saldo di + 162 euro. Nessuna franchigia su contributi previdenziali, badanti, no profit, ristrutturazioni edilizie. Infatti, l’Ufficio Studi della Cisl ha calcolato oggi come cambieranno per le famiglie italiane le deduzioni e detrazioni fiscali nella prossima dichiarazione dei redditi per effetto del Dl Stabilità del Governo Monti . Il calcolo è stato feffettuato per una famiglia monoreddito(con reddito di 28 mila euro o superiore) con un figlio a carico, un mutuo immobiliare e spese sanitarie, ed una famiglia bireddito (con redditi di 28 mila euro o superiore), sempre con 1 figlio a carico, un mutuo e spese mediche. 
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“Credo per la prima volta ci sia un segno contrario al carico delle tasse”, ha commentato il leader della Cisl, Raffaele Bonanni. “Ho visto una sollevazione di scudi generale da parte dei partiti – ha proseguito a margine di un convegno – ma perché non l’hanno fatto loro in 15 anni? Hanno solo sovracaricato le persone di tasse. È chiaro che c’è campagna elettorale e i giudizi non sono sereni”. Il leader della Cisl ha poi sottolineato che nessuno ha valutato che con la legge di stabilità viene introdotta la Tobin Tax sulle transazioni finanziarie e che viene ripristinata la detassazione di produttività che farà guadagnare più salario ai lavoratori. “Per la prima volta – ha concluso – c’è un segno in controtendenza”.
“La riduzione delle prime due aliquote dell’ Irpef, rappresenta un segnale di cambiamento del sistema fiscale che auspicavamo da anni”, ha commentato anche il segretario confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli. “Dai nostri primi calcoli sia le famiglie monoreddito, sia quelle bi-reddito, avranno, a parità di detrazioni e deduzioni, lo stesso risparmio sull’Irpef ,che, vogliamo ricordare, rimane una imposta individuale sui redditi. E’ chiaro che se non ci fosse stata questa diminuzione dell’Irpef, la situazione sarebbe stata ben peggiore con l’aumento dell’Iva di due punti, previsto dalla manovra dello scorso anno”. “Ora è necessari – ha sottolineato Petriccioli – che si continui ad intervenire per spostare il carico fiscale dal lavoro e dalle pensioni, verso le grandi manifestazioni della ricchezza, come nel caso della Tobin Tax, delle rendite e dei patrimoni”. “Riteniamo- ha concluso Petriccioli – che queste misure possano rappresentare un importante primo intervento che nel futuro dovrà essere ampliato con un’ulteriore diminuzione della pressione fiscale per i contribuenti, liberando, così, risorse per rafforzare consumi ed economia e sviluppando il contrasto all’evasione fiscale”.

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