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CONTRATTAZIONE DI II LIVELLO, L’IMPEGNO DELLA FILCA

CONTRATTAZIONE DI II LIVELLO, L’IMPEGNO DELLA FILCA

Prosegue senza sosta l’impegno della Filca nazionale sul fronte della contrattazione di secondo livello. In particolare nel settore del legno nei giorni scorsi si è tenuta a Fano la Consulta, che ha visto una partecipazione molto numerosa ed un’altissima qualità degli interventi, che è stata ancora più preziosa per il contributo portato dalle molte Rsu accorse nella città marchigiana. 
“I lavori – ha scritto il segretario nazionale della Filca, Salvatore Federico, in una lettera indirizzata ai partecipanti – hanno consentito l’elaborazione e condivisione dei contenuti che saranno alla base della prossima elaborazione di una bozza di piattaforma utile per la contrattazione di 2° livello. Come già previsto dal documento conclusivo del Consiglio generale di Cascia dello scorso ottobre, è intenzione del Dipartimento portare questa elaborazione nelle regioni dove, con la partecipazione del gruppo Dirigente locale (Tempi Pieno e RSU), la bozza di piattaforma sarà portata a perfezionamento in base alle diverse specificità locali.
Voglio sottolineare – ha aggiunto Federico – come il confronto nei 4 gruppi abbia portato in forte evidenza alcuni temi, da sempre patrimonio della nostra Cisl, tramite i quali potremo rispondere al cambiamento in atto realizzando i seguenti obiettivi:
– la partecipazione come chiave per rifondare la presenza sindacale nelle aziende, sia nel riportare alla centralità il ruolo della RSU (come “sentinella sindacale”), sia nel maggiore coinvolgimento nella presa di decisioni finalizzate alla contrattazione. Una possibilità di diffusione della partecipazione può essere data dalla promozione di commissioni paritetiche sia dirette a facilitare le relazioni sindacali, sia atte a verificare l’andamento del premio e il rispetto di quanto concordato nei diversi istituti contrattuali, sia al fine di promuovere, concordare e verificare la formazione.
– Si ribadisce la centralità della persona, attraverso la RSP (Responsabilità Sociale della Persona), come obiettivo primo della tutela sindacale ; figura ora minacciata nella sua integrità e tutela, tanto dai ritmi di lavoro, tanto dalla mancanza di conciliazione vita/lavoro, quanto nella flessibilità sempre più diffusa e gestita in base alle sole esigenze aziendali. A questo riguardo è utile promuovere una contrattazione finalizzata ad introdurre elementi di benessere organizzativo, già presenti nell’art. 7 bis del CCNL legno industria.
– Per far fronte alla polverizzazione data dalle piccole aziende (spesso usate con forme di appalto e subappalto), è nostro obiettivo giungere a sperimentare la possibilità di introdurre forme di bilateralità nell’industria, in particolare riguardo la mutualizzazione del welfare e della formazione.
– Rilanciare il ruolo sindacale verso la promozione di percorsi di eticità nelle aziende a cominciare dalla Responsabilità Sociale ovvero dal rapporto con società e ambiente attraverso, in particolare, il risparmio energetico e l’investimento in energie alternative, in riciclo, nella gestione dei rifiuti.
– Promuovere un’incessante azione di formazione, sia in ingresso, sia in vista di una riqualificazione, sia nei riguardi della formazione continua; consapevoli che la formazione diviene non solo un elemento fondamentale per la possibilità di mantenere l’occupazione, anche rilanciando l’esperienza di Amico Lavoro, ma anche per la capacità di rendere il lavoratore maggiormente preparato nel poter fornire un personale valore aggiunto nella programmazione dell’organizzazione del lavoro.
– Intervenire con la contrattazione per offrire tutela e attenzione ai giovani durante l’alternanza scuola/lavoro e l’apprendistato duale, ad esempio con l’iscrizione ai fondi integrativi che, oltre a fornire tutela, possono diffondere la conoscenza tanto dell’importanza del valore dei fondi stessi quanto del lavoro che il sindacato compie.
– Dare valore ai risultati della contrattazione, in particolare rilanciando la Previdenza e Sanità Integrativa per non lasciare risorse, già destinate ai lavoratori, alle aziende; risorse che, per la loro conquista, sono costate tanta fatica con il ricorso anche a scioperi.
– Condividere con i lavoratori, in assemblee dedicate, le modalità di introduzione e gestione del “terzo welfare”, che non è e non può essere ridotto al solo vantaggio fiscale. Vogliamo evitare così di lasciarne la gestione alle sole aziende, dando invece a ciascun lavoratore la possibilità di costruire il proprio welfare. Questa è una grande opportunità di partecipazione che va colta in tutti i suoi aspetti.
Il segretario conclude la lettera ringraziando tutti i partecipanti e annunciando per il prossimo 20 marzo una grande iniziativa sul tema “La contrattazione E’ partecipazione”, dove si darà risalto alla contrattazione di 2° livello condotta quotidianamente dalla Filca.

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