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SCIOPERO LEGNO, APPELLO DEI SEGRETARI GENERALI FILCA, FENEAL, FILLEA

SCIOPERO LEGNO, APPELLO DEI SEGRETARI GENERALI FILCA, FENEAL, FILLEA

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“Questa settimana deve essere massimo lo sforzo di tutti i nostri dirigenti, Rsu, militanti ed iscritti, per la riuscita dello sciopero dichiarato unitariamente per il prossimo 28 ottobre da FenealUil, Filca Cisl e Fillea Cgil, in tutte le aziende del legno, mobile, arredo (scarica il volantino). Obiettivo è portare FederLegno e le sue imprese associate ad una proposta salariale all’altezza delle giuste richieste dei lavoratori”. Così dichiarano in una nota Vito Panzarella, Franco Turri e Alessandro Genovesi, segretari generali di FenealUil, Filca Cisl e Fillea Cgil.
“Non accetteremo stravolgimenti su orari e mercato del lavoro – continuano i dirigenti sindacali – difenderemo il secondo livello e la sua funzione di sostegno alla ripresa, difenderemo la funzione di autorità salariale del contratto nazionale, volano per la contrattazione di II livello e vera garanzia per l’80% di quei lavoratori che non hanno contrattazione aziendale. Un aumento salariale giusto, come quello da noi rivendicato, è essenziale non solo per difendere il potere di acquisto dei salari già colpiti dalla crisi e dall’aumento delle imposte nazionali e locali ma anche come leva per rilanciare i consumi interni e spingere le imprese ad investire in innovazione, oltre la leva competitiva della sola compressione del costo del lavoro”.
“Anche per questo – concludono i leader dei sindacati degli edili – la nostra battaglia è comune a quella che, unitariamente, stanno portando avanti altre categorie, dai tessili al pubblico impiego, fino ai metalmeccanici, in totale oltre 11 milioni di lavoratori ancora senza contratto, certi che comune deve essere l’obiettivo. Siamo pronti a cogliere ogni sfida positiva in termini di innovazione e nuovi bisogni dei lavoratori e delle imprese più serie, ma contrari a far passare surrettiziamente un modello dove i salari siano sganciati dalle dinamiche di settore, contrari allo svilimento della funzione della contrattazione collettiva”.
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Trattativa interrotta, blocco delle ore di flessibilità e straordinario, sciopero nazionale di 8 ore il 28 ottobre: questa è l’amara conclusione dell’ennesimo incontro tra Feneal Filca Fillea e Federlegno per il rinnovo del contratto del settore Legno – Arredo Industria, che gli addetti del settore attendono da sei mesi.
“La mobilitazione – spiegano le segreterie nazionali delle tre sigle – è la nostra risposta alle proposte indecenti avanzate questa mattina a Milano dalla controparte, secondo la quale i dipendenti del legno dovrebbero lavorare concedendo il massimo della flessibilità , lavorando anche il sabato e la domenica, con un aumento della quota di lavoratori precari con contratti a termine e in somministrazione, vanificando così la contrattazione di secondo livello. Inoltre, Federlegno propone un aumento salariale pari praticamente a zero euro e meccanismi annuali di verifica e restituzione. Ciò vuol dire che, qualora a livello nazionale il tasso di inflazione fosse inferiore a quello previsto dagli indicatori, i lavoratori si vedrebbero decurtare una somma dalla tranche di aumento programmata per l’anno successivo. Il rischio è che i lavoratori debbano restituire una parte dello stipendio, una follia senza precedenti.”
I sindacati proseguono: “a Federlegno vogliamo semplicemente ricordare che nei recenti rinnovi dei contratti di due settori simili, il cemento e il lapideo, gli aumenti sono stati rispettivamente di 90 e di 103 euro. Le condizioni del settore legno-arredo sono positive, è quindi impensabile avere aumenti al di sotto di queste cifre.” Infine, per i sindacati “è  da irresponsabili tenere da più di 6 mesi tutti questi lavoratori senza contratto, dopo oltre 15 incontri e nonostante la piattaforma sindacale sia stata inviata alla controparte nei tempi previsti, vale a dire nel settembre 2015, quando mancavano ben sei mesi alla scadenza del contratto.”
 
 

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