Attenzione al caldo! Una piccola guida e qualche utile consiglio per lavorare in sicurezza

Attenzione al caldo! Una piccola guida e qualche utile consiglio per lavorare in sicurezza

La Filca Cisl Nazionale ha realizzato una pratica guida per lavoratori e aziende del settore delle costruzioni per affrontare in sicurezza le problematiche relative alle alte temperature stagionali.

Il caldo e il lavoro

Nel settore edile, le alte temperature sono un rischio che il datore di lavoro deve prendere in considerazione all’interno del DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) in modo da approntare le adeguate misure di tutela. Quando la temperatura all’ombra supera i 30° e l’umidità relativa è superiore al 70% le giornate di lavoro sono da considerare a rischio calore. Le alte temperature possono provocare malesseri di diversa natura ed intensità e ridurre la capacità di attenzione dei lavoratori, che sono così più esposti anche al rischio infortunistico. Ci sono poi alcuni fattori «personali» che possono incidere negativamente quando si lavora con le alte temperature: il peso, la presenza di patologie croniche ovvero l’assunzione di determinati farmaci.

Cosa rischio se mi espongo a temperature alte?

I rischi per i lavoratori.

  • Colpo di sole, dovuto a esposizione diretta (rossore e dolore cutaneo; edema; vescicole; febbre e cefalea)
  • Crampi di calore (spasmi dolorosi alle gambe e all’addome; sudorazione)
  • Esaurimento da calore (abbondante sudorazione; astenia; cute pallida e fredda; polso debole)
  • Colpo di calore (temperatura corporea >40°; pelle secca e calda; polso rapido e respiro frequente; possibile perdita di coscienza).

Cosa devono fare le imprese?

Un elenco in 12 punti per le imprese.

  1. Consultare sempre il bollettino meteo della città
  2. Ridurre le attività nelle ore più calde e riprogrammarle in quelle più fresche
  3. Programmare la rotazione tra i lavoratori esposti al caldo
  4. Aumentare le pause per il recupero delle forze fisiche
  5. Consultare SEMPRE RLS e RLST in merito alla riorganizzazione del lavoro
  6. Avere disponibili un igrometro ed un termometro
  7. Informare i lavoratori dei G possibili rischi
  8. Formare adeguatamente gli H addetti al Primo Soccorso
  9. Rendere disponibile ai lavoratori la necessaria quantità di acqua, sia potabile sia per rinfrescarsi
  10. Fornire abbigliamento traspirante e di colore chiaro
  11. Fornire DPI in modello estivo (es. scarpe), creme protettive e occhiali da sole
  12. Predisporre zone ombreggiate per le pause e per il pranzo.

Cosa devono fare i lavoratori?

Alcune regole base per i lavoratori.

  1. Bere sempre, anche prima di avvertire il senso di sete
  2. Evitare di restare soli/isolati e cercare sempre la presenza di altri lavoratori
  3. Evitare pasti pesanti
  4. Rinfrescarsi spesso con acqua
  5. Fermare la propria attività ai primi sintomi di malessere e informare il Datore di Lavoro
  6. In caso di malessere, chiamare subito l’addetto al Primo Soccorso e il 118.

Cosa possono fare le aziende in caso di temperature alte?

Se la temperatura è elevata (sopra i 35°) si può ricorrere alla CIGO per sospensione/riduzione dell’attività con causale « eventi meteo ». Si può ricorrere alla CIGO anche quando ci siano meno di 35° ma la temperatura percepita sia più alta di quella reale. Ciò può avvenire, ad esempio, a causa di un
elevato tasso di umidità. Anche la tipologia di lavorazione che si dovrà effettuare e le modalità con cui essa verrà svolta possono influire sulla temperatura percepita.

Lavorazioni come: stesura manto stradale, rifacimento di facciate e tetti, lavorazioni all’aperto che richiedano uso di indumenti protettivi, fasi lavorative in luoghi non proteggibili dal sole e che comportino utilizzo di macchinari sensibili al forte calore possono aumentare la temperatura percepita (messaggio INPS n.2999, 28.07.2022).

Scarica la guida in formato grafico.

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