Lingue

AREZZO, ACCORDO ALLA MUNICCHI CUCINE SRL

AREZZO, ACCORDO ALLA MUNICCHI CUCINE SRL

E’ sempre più difficile ed assai complicato riuscire a contenere le conseguenze di una crisi profonda che rischia di mietere “ decine e centinaia di posti di lavoro. Arezzo non fa distinzione, soprattutto in settori strategici come quello delle costruzioni. “ Il settore del legno, assieme all’edilizia – afferma Gilberto Pittarello Segretario della Filca aretina – sta subendo profondamente anche nel nostro territorio gli effetti della crisi. Onde poter scongiurare possibili licenziamenti, siamo impegnati costantemente nel  cercare di entrare nelle aziende con l’obiettivo di ottenere, attraverso una contrattazione di secondo livello, non solo accordi per la gestione ed il contenimento delle crisi produttive, ma la salvaguardia di decine di posti di lavoro “.
Molte sono le aziende in difficoltà, soprattutto quelle che producono mobili per la casa. Tra le tante dislocate nel territorio aretino, emerge il caso della Municchi Cucine, azienda nata nell’ormai lontano 1957, che ad oggi conta complessivamente 120 dipendenti. L’azienda che aveva aperto la cassa integrazione ordinaria e successivamente quella straordinaria per la metà dei propri dipendenti, aveva annunciato per fine anno la chiusura e la consegna dei libri contabili in tribunale. Solo un accordo sottoscritto con l’azienda e la RSU ha di fatto impedito che ciò accadesse. “ Abbiamo discusso per circa quattro mesi sulle possibili soluzioni per il possibile rilancio della produttività e la razionalizzazione dei costi, onde poter far fronte al recupero di volumi nel settore della grande distribuzione – ribadisce Pittarello – . Alla fine siamo riusciti a siglare un’intesa difficile e non poco dolorosa, che non solo ci permette di rilanciare l’azienda, ma consente di salvaguardare i circa 120 posti di lavoro attraverso un Contratto di Solidarietà che metteremo in piedi al termine del periodo di CIGS “.
I tre accordi  prevedono sulla bilancia, da una parte: la soppressione del premio feriale per due anni, la non maturazione, da settembre a gennaio, dei ratei di ferie, rol ed ex festività per le ore di cassa integrazione, dall’altra: la chiamata al lavoro per tutti i 60 dipendenti in cassa a zero ore, con un regime di orario per tutti i 120 dipendenti di quattro ore su due turni con due obiettivi : avere la produzione completa con un costo per dipendente dimezzato, la preparazione al Contratto di Solidarietà che partirà dal cinque febbraio prossimo con tutto il personale fungibile in relazione alle mansioni impiegate. L’azienda, onde poter sopperire agli insoluti ed al contenimento del debito accumulato, delibererà l’aumento del capitale da parte dei soci, apportando nuova finanza. Su richiesta delle Organizzazioni Sindacali di Filca e Fillea, allo scopo di  sovvenire alle esigenze personali e familiari derivanti dalla sospensione dal lavoro a zero ore per il 50% dei lavoratori assunti, l’azienda erogherà una anticipazione del TFR per euro 350,00 il 15 ottobre e per euro 250,00 il 15 marzo prossimo. Rimane la corresponsione per tutti i lavoratori in CIGS di buoni spesa per un valore di euro 200,00. Inoltre, a seguito della mancanza di rinnovo dell’integrativo aziendale, l’azienda accantonerà per tutti i dipendenti, l’importo di euro 800,00 una tantum sul TFR.

Altre notizie