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“Un segnale per la vita”: replica di Cisl e Filca alle accuse di Ance Veneto

“Un segnale per la vita”: replica di Cisl e Filca alle accuse di Ance Veneto

“La reazione stizzita e nervosa dell’Ance alla nostra proposta di istituire un portale per segnalare le irregolarità nei cantieri dimostra che abbiamo toccato un nervo scoperto. L’uso di un termine come ‘omertoso’ non fa onore alla nostra controparte e sicuramente non rappresenta tantissimi iscritti all’associazione dei costruttori, con i quali abbiamo un rapporto costruttivo e corretto. Il buonsenso suggerisce di mettere da parte le polemiche e di attivarci tutti insieme, ognuno per il proprio ruolo, per garantire la sicurezza degli edili nei cantieri, che resta la priorità della nostra azione”. Lo dichiara Francesco Orrù, segretario generale Filca Cisl Veneto. “Segnalare anonimamente le irregolarità nei cantieri – prosegue il sindacalista della Filca – può salvare vite umane, è l’occasione per far rispettare la normativa sulla sicurezza e contrasta chi fa concorrenza sleale proprio grazie al risparmio su queste voci di spesa. Io ritengo che gli imprenditori seri e corretti, che rispettano la legge, e per fortuna sono la maggior parte, non potranno che essere felici della nostra iniziativa. Sappiamo, però, che ci sono titolari di impresa che non hanno a cuore la tutela dei propri dipendenti, e lo dimostrano le tantissime sentenze che ogni anno, in tutta Italia, condannano gli imprenditori per la violazione delle norme sulla sicurezza nei posti di lavoro”.
Il segretario della Filca Veneto lancia quindi una proposta: “Utilizziamo la ripresa della trattativa per rinnovare i contratti integrativi di secondo livello, scaduti da troppo tempo, per rimettere al centro la dignità della persona, la sicurezza, la qualità del lavoro. L’Ance Veneto ascolti quello che lo stesso Buia, presidente dell’Ance nazionale ha proposto, vale a dire un patto di cantiere per fare in modo che le imprese e i lavoratori adottino comportamenti adeguati e a seguire scrupolosamente le misure di prevenzione. Se tutti noi riuscissimo a impegnarci al massimo su questi temi, non ci sarebbe bisogno di un portale per segnalare le irregolarità, perché in tutti i cantieri ci sarebbero la legalità, la sicurezza e la dignità dei lavoratori. Ed è l’auspicio di tutti noi”, ha concluso Orrù.
Sulla reazione del presidente dell’Ance Veneto alla iniziativa “Un segnale per la vita” (un portale attraverso cui i lavoratori dei cantieri e delle fabbriche possono effettuare in maniera anonima situazioni di pericolo e rischio in materia di sicurezza) lanciata ieri al Congresso della Filca Cisl Belluno Treviso, interviene anche il segretario generale della Cisl Belluno Treviso Massimiliano Paglini: “La protezione dell’identità del segnalante nelle denunce di reati e irregolarità è previsto dalla L.179/2017. La Direttiva Europea sul whisteblowing impone il recepimento entro la fine dell’anno anche per i datori di lavoro privati. Se davvero l’Ance e i suoi associati hanno a cuore la tutela dei propri dipendenti li sfido a sottoscrivere subito un accordo territoriale per anticipare l’applicazione della normativa europea così da tradurre in atti concreti quelle che appaiono al momento solo affermazioni di facciata”.

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