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TERZO VALICO: VIETATO PERDERE IL TRENO!

TERZO VALICO: VIETATO PERDERE IL TRENO!

“Per non perdere il treno… – Le ragioni del Terzo Valico: una speranza, un’opportunità” è il tema dell’iniziativa organizzata dalle Cisl e dalle Filca-Cisl del Piemonte e della Liguria ed in programma venerdì 14 marzo alle ore 14:30 presso l’Unione Artigiani di Alessandria (viale dell’Artigianato – Zona 3D).
Particolarmente ricco l’elenco dei partecipanti: Raffaele Bonanni e Domenico Pesenti, segretari generali della Cisl e della Filca-Cisl; il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Maurizio Lupi; i Presidenti delle Regioni Piemonte e Liguria, Roberto Cota e Claudio Burlando; i Presidenti dell’Autorità portuale di Genova, Luigi Merlo, e quello del Cociv, Michele Longo; Walter Lupi, Commissario della Terza Opera Valico; il Prefettto di Alessandria, Romina Tafuri; i segretari generali della Filca Piemonte, Piero Donnola, della Cisl Liguria, Sergio Migliorini, della Cisl Alessandria-Asti, Alessio Ferraris, e Massimo Numa, giornalista del quotidiano “la Stampa”. Inoltre hanno garantito la loro presenza Giovanna Ventura, Segretario Generale CISL Piemonte, Nino Boido, Vice Presidente ANCE Piemonte, Salvatore Teresi, Segretario Generale FILCA CISL Liguria, Federico Garaventa, Presidente ANCE Liguria e Luciano Gandolfo, Presidente Regionale Costruzioni – Confartigianato.
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“Il Paese è fermo”, è scritto nella brochure di presentazione dell’iniziativa. “Le notizie discordanti sulle stime di crescita dell’Italia hanno un dato comune: è necessaria una decisa, strutturale e complessiva politica di rilancio o il nostro Paese perderà il treno della crescita, con tutto ciò che uno scenario del genere comporta. Ma se rilancio dovrà essere, non bastano le buone intenzioni. Ci vuole una convinta azione di sviluppo del nostro sistema infrastrutturale e ci  vuole lavoro, quello vero. Qui un lavoro da fare c’è. Ecco il perché di questa iniziativa. Il Terzo Valico, per noi, va fatto perché dà lavoro. Va fatto perché è utile. Va fatto perché sostenibile. Il progetto prevede la realizzazione di un tratto di 54 chilometri, 39 dei quali in galleria, che si andrà a collegare alla linea storica nei pressi di Novi Ligure in caso di viaggio verso Torino e sulla Alessandria-Piacenza all’altezza di Tortona per andare verso Milano. L’opera si inserisce nel più grande progetto del Corridoio ferroviario Genova-Rotterdam che mette in relazione regioni europee fra le più densamente popolate ed a maggiore vocazione industriale, in cui si concentrano distretti produttivi di importanza mondiale. Nel corso degli ultimi 4 anni, nel quadro di una domanda di trasporto merci in forte diminuzione in tutta Europa a causa della crisi economica, tutti i dati di traffico del Corridoio sono in controtendenza rispetto al quadro generale: il Corridoio Genova-Rotterdam è pienamente inserito anche tra le principali rotte del commercio mondiale. In Italia, a partire dal 2008, vi è stata una contrazione del trasporto merci sia su strada che ferrovia  ma, a fronte di questa caduta tendenziale, si riscontra che i valori attuali dei flussi di merci lungo corridoio che attraversano le Alpi svizzere hanno già recuperato i valori pre-crisi, nel quadro di una crescita continua che risale alla prima metà degli anni ottanta. Con la realizzazione del tunnel autostradale del San Gottardo, i volumi di merci  trasportati su strada sono cresciuti a ritmi sempre più serrati di quanto non sia accaduto per quelli trasportati su ferrovia. Il traffico odierno è in larga parte di lunga percorrenza (oltre i 300 km), a conferma del fatto che esistano ancora dei consistenti margini di miglioramento per il trasferimento modale dalla strada alla ferrovia”.

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