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SCALINATA TRINITA’ DEI MONTI, OPERAI E RESTAURATORI SENZA STIPENDIO DA MESI

SCALINATA TRINITA’ DEI MONTI, OPERAI E RESTAURATORI SENZA STIPENDIO DA MESI

Foto dal sito roma.repubblica.it
Foto dal sito roma.repubblica.it

Mesi di ritardo nel pagamento degli stipendi delle maestranze, operai e restauratori altamente specializzati, impegnate negli importanti lavori di restauro della scalinata di Trinità dei Monti, bene culturale dal valore inestimabile e simbolo della città di Roma nel mondo.
A fronte dei continui e reiterati ritardi nei pagamenti, i sindacati territoriali di categoria Feneal Uil di Roma, Filca Cisl di Roma, Fillea Cgil di Roma e Lazio, in accordo con i lavoratori, hanno indetto lo stato di agitazione e inviato unitariamente una lettera ai responsabili capitolini della Soprintendenza, appaltatrice dell’opera, per richiedere l’attivazione della procedura di pagamento in sostituzione dell’impresa inadempiente. La richiesta ad oggi non ha ottenuto alcun riscontro.
La normativa vigente prevede, infatti, che negli appalti pubblici, nel caso non vengano pagate le retribuzioni ai lavoratori, la stazione appaltante, intervenga pagando direttamente i dipendenti mediante la sostituzione in solido all’azienda morosa. La situazione al cantiere, dove già in passato si erano verificati significativi ritardi nei pagamenti dovuti alle maestranze, per i quali era già stata attivata la procedura di sostituzione in solido, ha ormai raggiunto livelli insostenibili.
Riteniamo inconcepibile che all’interno di appalti pubblici, una volta garanzia di legalità e certezza dell’applicazione dei CCNL, oggi si annidino sempre più situazioni al limite della regolarità. E’ inoltre inammissibile che maestranze altamente specializzate, le quali rappresentano una indiscussa ricchezza professionale per la nostra città, data l’importanza e la qualità dei lavori in corso, debbano subire un simile trattamento” – dichiarano le Segreterie della Feneal Uil di Roma, della Filca Cisl di Roma e della Fillea Cgil di Roma e Lazio – “Attendiamo da parte del Comune di Roma una rapida risposta, in assenza della quale ci muoveremo verso lo sciopero, ribadendo che sino ad allora permarrà stato di agitazione”.

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