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SALONE DEL MOBILE, DOMANI LA PROTESTA PER IL CONTRATTO LEGNO-LAPIDEI ARTIGIANATO REGIONALE

SALONE DEL MOBILE, DOMANI LA PROTESTA PER IL CONTRATTO LEGNO-LAPIDEI ARTIGIANATO REGIONALE

I lavoratori delle imprese artigiane del legno e lapidei della Lombardia manifestano domani, giovedì 19 aprile, al Salone del Mobile di Milano, per sollecitare l’avvio della trattativa sul contratto regionale.
Sono circa 14.500 i lavoratori e le lavoratrici interessate al rinnovo dell’integrativo nella nostra Regione e circa 3.700 le aziende coinvolte. (volantino)
Il 13 marzo scorso è stato rinnovato il contratto di lavoro del settore artigianato legno e lapidei e in quell0occasioen le associazioni artigiane nazionali si sono dichiarate favorevoli alla riapertura dei tavoli per discutere le piattaforme regionali, Lombardia inclusa.
“Eppure Cna, Confartigianato, Claai, Casartigiani sono tuttora sorde alle nostre sollecitazioni e proteste per il mancato rinnovo dell’integrativo scaduto nel 2015”, afferma Armando Busnelli, della Filca Lombardia. “Al tavolo nazionale – aggiunge – proprio in un’ottica di rilancio del secondo livello di contrattazione, è stata salvaguardata la corretta tempistica dei tavoli aperti a livello regionale, pertanto in Lombardia non ci sono più alibi per un ulteriore rinvio della trattativa”.
Alcune richieste di Feneal, Filca e Fillea della Lombardia:
– riconoscere contrattualmente la specificità dei lavori speciali e disagiati (es. per il settore lapideo minatori e fuochini, lavori in cava, ecc)
– un maggior riconoscimento delle flessibilità di orario di lavoro e della banca ore;
– agevolare i tempi di lavoro con quelli di vita ai padri e alle madri, migliorando quanto già previsto dalla legge per la nascita dei figli.
– aumentare l’attenzione sulla previdenza complementare chiedendo un aumento del contributo a carico del datore di lavoro dello 0,50% dal 1 Gennaio 2015 e la consegna del modello di iscrizione al fondo di settore ( FON.TE ) alle lavoratrici e ai lavoratori all’atto dell’assunzione.
– articolare il premio variabile annuo, per tutte le lavoratrici e i lavoratori che prestano lavoro all’interno del perimetro dell’azienda, (stage, collaborazioni, ecc.) su parametri reali e riscontrati del comparto manifatturiero e una maggiorazione sul lavoro a turni.

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