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RIPARTE LA CAROVANA ANTIMAFIE!

RIPARTE LA CAROVANA ANTIMAFIE!

Riparte domani da Piove di Sacco (Padova) la Carovana Internazionale Antimafie, promossa da Arci, Libera, Avviso Pubblico, Cgil, Cisl e Uil, per la seconda parte del viaggio dell’edizione 2015. Nella prima parte del viaggio, nel mese di giugno, la Carovana ha attraversato 25 città e paesi in Calabria, Campania, Lazio, Umbria, Marche, Emilia Romagna, Toscana, a cui si aggiunge la tappa estera conclusiva a Bruxelles. “Le periferie al centro” è il tema prescelto per il viaggio di quest’anno: la Carovana ha scelto di entrare nelle periferie dove forti sono le spinte all’illegalità, per supportare le realtà positive che in questi contesti fanno quotidianamente resistenza.
In Veneto, la Carovana sarà, dal 1° al 3 settembre, a Piove di Sacco, Campolongo Maggiore dove incrocerà i ragazzi e volontari del laboratorio formativo “Il giardino della legalità”, Mestre, Rovigo, Salvaterra di Badia Polesine, Legnago, Lusiana, Treviso (guarda il programma completo). Il viaggio proseguirà nei mesi di settembre ed ottobre, attraversando le regioni italiane non ancora raggiunte dalla Carovana: dopo il Veneto, sarà la volta di Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Piemonte, Liguria, Sicilia, Lombardia, Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata. A seguire le tappe estere della Carovana, che a novembre sarà in Belgio, Spagna, Malta, Romania, Germania, Francia.
“Negli oltre 3.000 chilometri già percorsi – spiega Maurizio Bernava, segretario confederale della Cisl con delega alla legalità – la Carovana ha scelto come meta le periferie, luoghi difficili e spesso abbandonati al loro destino, dove l’illegalità è una scelta di vita. L’obiettivo di questa edizione – ha sottolineato il segretario della Cisl – è quello però di far conoscere e sostenere le realtà positive, che in questi contesti sono ancora più preziose e che quotidianamente riescono a resistere, nonostante le comprensibili difficoltà. Ma proprio per questo le periferie del nostro Paese rappresentano i fili attraverso i quali è possibile riannodare la società ‘spezzata’. Quindi non solo denuncia dei disagi ma conoscenza e sostegno delle buone pratiche”.
“Continuiamo ad essere in viaggio – ha aggiunto Salvatore Scelfo, segretario della Filca-Cisl nazionale, responsabile del Dipartimento Legalità e Ambiente e componente la cabina di regia della Carovana – per rafforzare il nostro impegno, volto a costruire una società alternativa alle mafie. Le nostre mete sono le periferie, luoghi notoriamente più vulnerabile all’infiltrazione mafiosa, alla sua violenza e sopraffazione. La Carovana nel suo percorso intende scrivere e spedire delle cartoline, come si faceva una volta nei viaggi, per raccontare cosa accade nei quartieri, in quelli ‘invisibili’ e in quelli divenuti ‘fin troppo visibili’, ma non per questo meno periferici”.
La Carovana Antimafie è nata nel 1994 da un’idea dell’Arci Sicilia, con dieci giorni di viaggio da Capaci a Licata, attraversando il territorio con un percorso a tappe che, a un anno e mezzo dalle stragi di Capaci e via D’Amelio del 1992 si proponeva di portare solidarietà a coloro che in prima fila operavano per portare legalità democratica, giustizia e opportunità di crescita sociale nel proprio territorio, di sensibilizzare le persone per tenere alta l’attenzione sul fenomeno mafioso, di promuovere impegno sociale e progetti concreti. Sin dal primo anno si è potuto cogliere come la Carovana fosse uno straordinario strumento per animare il territorio e porre l’accento su questioni che si legano con la democrazia, la partecipazione, la lotta alle mafie.

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