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PESARO, ALLARME ROSSO PER IL SETTORE DEL MOBILE

PESARO, ALLARME ROSSO PER IL SETTORE DEL MOBILE

“La situazione lavorativa di settembre non accenna a un miglioramento della produzione o del riassorbimento dei posti di lavoro,  si denota un’ assenza di commesse di lavoro per le aziende, è questo il problema più pesante che si deve assolutamente risolvere con politiche mirate a una riduzione della pressione fiscale sulle aziende e a una riduzione dei costi del lavoro”. E’ quanto afferma Paolo Ferri  responsabile  Filca Pesaro, circa lo stato di salute del settore del mobile nella città marchigiana. Data la situazione, Ferri invita la politica territoriale e nazionale  a  predisporre tutte le misure del caso e  a concertare  proposte  di immediata attuazione.
“Non dimentichiamo  – aggiunge  Ferri  – anche il problema dei licenziati vicino alla pensione ma non sufficientemente coperti da ammortizzatori per arrivarci. Cinquantacinquenni senza lavoro alla fine dei periodi di copertura, padri di famiglia con un reddito insufficiente a far fronte alle spese quotidiane.  Non si possono lasciare soli questi lavoratori e le loro famiglie” .
In questa fase calano le assunzioni; il tutto per effetto di una mancanza di commesse lavorative sul nostro territorio, anche se alcune aziende si stanno muovendo verso mercati esteri ma anche qui, chi ha investito in precedenza adesso resiste meglio, chi inizia ora non sempre trova terreno facile anche perché gli investimenti in macchinari e materiali  innovativi non si inventano dall’oggi al domani.
“Occorre – continua Ferri – che la Regione Marche tramite l’assessorato al lavoro e  quello delle attività produttive convochi i responsabili sindacali che seguono il settore del mobile arredamento per avviare un confronto che porti all’elaborazione di un progetto industriale di supporto alla filiera del mobile arredo. Noi aspettiamo la convocazione: i lavoratori attendono dalla politica le risposte.
La situazione è drammatica, si sta rischiando il dissolvimento del distretto del mobile arredo, nel solo mese di agosto vi sono stati  circa 300 lavoratori, anche di importanti aziende del mobile arredo, in mobilità.
“E’ già la terza volta che la Filca Cisl di Pesaro chiede l’attivazione di un tavolo di confronto,  invece – conclude Ferri – tutto tace e sicuramente non sarà solo l’export, che peraltro coinvolge un numero molto ristretto di aziende, a rilanciare il settore del mobile arredo. La situazione occupazionale è drammatica sia nel Pesarese che nel Fanese: perdere il lavoro oggi significa non avere più alcuna possibilità di rientrare nel mondo del lavoro”.
(dal sito cislmarche.it)

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