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MONTESARCHIO, L’AZIENDA MOCCIA RIVIVE GRAZIE ALLA COOPERATIVA DI 17 EX LAVORATORI

MONTESARCHIO, L’AZIENDA MOCCIA RIVIVE GRAZIE ALLA COOPERATIVA DI 17 EX LAVORATORI

17 ex lavoratori della Moccia Industria srl, licenziati dopo la chiusura dello stabilimento nel 2018, faranno rivivere la loro azienda grazie a due progetti davvero innovativi, da realizzare con una cooperativa costituita ad hoc. La storia a lieto fine arriva da Montesarchio, in provincia di Benevento. L’azienda, che si occupava della produzione di laterizi e prodotti in calce, è stata travolta dalla crisi delle costruzioni e 2 anni fa ha dovuto gettare la spugna.
Il primo progetto della Assteas Società Cooperativa vedrà coinvolti 10 soci/lavoratori e prevede la produzione di prodotti destinati alla bioedilizia, in particolare mattoni a base di argilla cruda e canapa. Quest’ultima sarò fornita dalla Campanapa s.c.a., che proporrà la partecipazione di Assteas in qualità di partner, nell’ambito del protocollo di intesa già sottoscritto con l’Università del Sannio e con Ance Benevento.
Il secondo progetto coinvolgerà altri 7 soci/lavoratori che si occuperanno della produzione di vasi artistici in argilla e di alta qualità. Inoltre grazie ad un protocollo di intesa sottoscritto con il maestro Elvio Sagnella sarò realizzata una scuola di formazione ad hoc. Tutte le lavorazioni saranno effettuate nello stabilimento di Moccia a Montesarchio, comune del beneventano nella cui sala consiliare i due progetti sono stati presentati qualche giorno fa.
Un piccolo miracolo che si è concretizzato grazie ai finanziamenti del Fondo rotativo WBO (Workers Buyout), un avviso finanziato con fondi della programmazione POR Campania FSE 2014-2020. Questa misura consente ai dipendenti di un’impresa che rischia l’interruzione dell’attività, la possibilità di assumere direttamente, in forma cooperativistica, la conduzione dell’impresa stessa o di suo ramo di produzione, mediante l’erogazione di prestiti agevolati a valere sul Fondo Workers Buyout. Montesarchio è uno dei primissimi casi in Italia di realtà produttive nate grazie al finanziamento pubblico con un Fondo WBO.
Tutto l’iter è stato seguito dalla Filca-Cisl: “È stata una vicenda complessa e difficile – dichiara Fulvio Pirchio, della Filca di Benevento – ma sin dall’inizio il gioco di squadra e la grande determinazione dei lavoratori ha permesso di portare a casa un risultato davvero importante. Adesso aspettiamo con ansia di assistere all’avvio della produzione, sarà un giorno davvero memorabile”. Soddisfatto anche Ottavio De Luca, segretario della Filca nazionale e responsabile della Filca regionale: “Dalla Campania è arrivata una vera lezione di responsabilità, riscatto e speranza per tutti. Quello che siamo riusciti a realizzare ha un valore ancora maggiore per il contesto nel quale è maturato, e dimostra che quando c’è la volontà si possono raggiungere traguardi inaspettati. In questo caso la sinergia tra tutti i soggetti coinvolti ha consentito di trasformare una situazione di crisi e di vera tragedia sociale, con tanti licenziamenti, in occasione di rivincita e di sviluppo. Ci auguriamo davvero che questa storia a lieto fine possa essere un esempio e un modello per tante altre vicende simili, in tutta Italia”, ha concluso De Luca.     
 

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