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INTESA AL GRUPPO SACCI, SCONGIURATI 135 LICENZIAMENTI

INTESA AL GRUPPO SACCI, SCONGIURATI 135 LICENZIAMENTI

SacciNon più il licenziamento collettivo di 135 lavoratori, ma un periodo di 12 mesi di Cassa integrazione e il licenziamento con il criterio della non opposizione per soli 47 lavoratori, un terzo di quelli individuati precedentemente. È l’esito dell’accordo raggiunto nei giorni scorsi tra la Sacci Spa e le organizzazioni di categoria Filca-Cisl, FenealUil e Fillea-Cgil. I 135 licenziamenti erano stati annunciati dal Gruppo, che produce cemento e calcestruzzo, a seguito della gravissima crisi del settore.
“Siamo molto soddisfatti per il risultato raggiunto – dichiara Riccardo Gentile, segretario della Filca-Cisl nazionale – perché abbiamo scongiurato il licenziamento di tutti i lavoratori dichiarati in esubero dall’azienda, salvo quelli che decideranno di uscire volontariamente. Per 34 di questi, invece, c’è un anno di Cassa integrazione straordinaria per cessazione dell’attività, con decorrenza del 25 maggio: si tratta dei lavoratori occupati presso la sede di Pescara, che sarà chiusa, e per altri 17 occupati presso la Divisione calcestruzzo, e distribuiti nelle sedi di Pescara, Monte Roberto (An), Roma Portuense, Bagno a Ripoli (Fi), San Martino sulla Marrucina (Ch), Roseto degli Abruzzi, (Ch), Notaresco (Te), Collecorvino (Pe), San Giovanni Teatino (Ch). Per loro si procederà alla ricollocazione esterna presso altre imprese del settore, anche non presenti sul proprio territorio. Inoltre è previsto l’avvio di specifiche iniziative formative e di riqualificazione professionale, funzionali alla ricollocazione del personale eccedente. Nello stabilimento di Castelraimondo, inoltre, si procederà alla richiesta di Cassa integrazione in deroga presso la Regione Marche. Per i 13 lavoratori occupati presso la sede di Roma, infine, si farà ricorso alla Cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale, per la durata di 12 mesi a decorrere dal 1° giugno e previo via libera da parte della Regione Lazio”.
Tutta la vicenda sarà più chiara a luglio, quando scadranno i 60 giorni previsti per la presentazione del piano concordatario, che dovrà esser omologato dal Tribunale. La situazione di Sacci resta delicata, tra problemi di liquidità ed una esposizione debitoria nei confronti delle banche di circa 400 milioni di euro. Nel periodo 2008/2014 Sacci ha visto contrarsi i volumi di cemento venduto di oltre quasi il 40%, con punte dell’88% per lo stabilimento di Pescara e del 60% per quello di Castelraimondo. Numeri ancora più sconfortanti per quanto riguarda il calcestruzzo, con una contrazione delle produzioni e delle vendite del 70% nel periodo 2009/2014. Nei mesi scorsi Buzzi Unicem, società quotata in Borsa e secondo operatore cementiero nazionale dopo Italcementi, ha annunciato la volontà di acquisire ben il 99,5% delle quote azionarie della Sacci. Conttop il piano prospettato da Sacci ed in solidarietà nei confronti dei 135 lavoratori per i quali era stato annunciato il licenziamento, ci sono state mobilitazioni e manifestazioni di sostegno in tutti gli stabilimenti sul territorio nazionale.

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